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Bonus verde – Che cos’è
Confermato anche per il 2020 il bonus verde grazie al decreto Milleproroghe.
Proroga in extremis per il bonus verde. L’estensione a tutto il 2020 della detrazione IRPEF per interventi di sistemazione a verde di aree scoperte private o condominiali di edifici esistente, è infatti arrivata sul filo di lana con il decreto Milleproroghe (D.L. n. 162/2019) e non, come gli altri bonus edilizi, nella legge di Bilancio 2020 (l. n. 160/2019).
L’incentivo fiscale consentirà, per i lavori effettuati a partire dal 1° gennaio 2020 e per tutto l’anno solare, dunque avviati entro il 31 dicembre 2020, di aver diritto ad una detrazione fiscale pari al 36% per i lavori ristrutturazione di giardini, balconi e terrazzi.
Limite detrazione
Il limite massimo dell’importo detraibile è fissato in € 5.000, pertanto potranno essere recuperati nella dichiarazione dei redditi fino a €1.800 (ovvero il 36% di €5.000).
Ripartizione della detrazione
L’agevolazione verrà ripartita in 10 anni, a quote costanti, a partire dall’anno in cui si sono sostenute le spese ed in quelli successivi.
Per interventi eseguiti su parti comuni dei giardini condominiali, il limite di spesa rimane fissato ad € 5.000 per unità immobiliare ad uso abitativo.
Tuttavia, per godere del beneficio fiscale, il condomino dovrà aver regolarmente pagato la sua quota-parte di lavori al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Bonus Verde 2020 per prima/seconda casa
Un’aspetto importante da sottolineare e da tenere in considerazione al momento di intraprendere il lavori è che il Bonus Verde è riferito all’immobile per il quale vengono effettuati i lavori e non alla persona proprietaria o titolare di un diritto sull’immobile.
Dunque ogni persona fisica può sommare le detrazioni per le spese sostenute su ciascun immobile di sua proprietà.
Bonus Verde 2020: lavori detraibili
E’ importante chiarire quali sono i lavori che rientrano nell’ambito dell’agevolazione fiscale. Trattandosi di conferma della precedente norma di bilancio, le opere e gli interventi che possono essere denunciati nella dichiarazione dei redditi sono:
- sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni;
- impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi;
- riqualificazione di prati;
- grandi potature;
- fornitura di pianti ed arbusti;
- realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.
Occorre ricordare ed evidenziare che fra i costi detraibili rientrano anche le spese di progettazione purchè relative a lavori successivamente effettuati.
L’acquisto di piante in vaso è detraibile, purchè faccia parte di una serie di interventi più ampia di trasformazione del giardino.
Bonus Verde 2020: lavori non detraibili
Trattandosi di manutenzione del giardino, si può pensare che qualunque acquisto relativo alla cura del verde privato determini la possibilità di detrazione.
Non è così, infatti esistono una serie di spese che non possono essere detratte, ovvero:
- acquisto di attrezzature per la cura e manutenzione del giardino come tagliaerba, pale, picconi, vanghe, forbici, etc
- acquisto di vasi senza effettuare altri lavori di miglioramento dello spazio verde.
Bonus Verde 2020: pagamento
Il pagamento delle spese sostenute deve avvenire esclusivamente solo nei seguenti modi:
- bonifico bancario o postale
- assegno bancario o postale
- carta di credito
- bancomat
Bonus Verde 2020: documenti
Per poter accedere al bonus verde 2020, è necessario conservare con cura i documenti necessari da presentare poi al momento della dichiarazione dei redditi e per eventuali controlli effettuati dall’Agenzia delle Entrate:
- fattura con indicazione del codice fiscale del richiedente, partita iva e ragione sociale dell’azienda che effettua il lavoro, tipologia ed indicazioni dei beni e servizi
- documentazione del pagamento, consistente in copia del bonifico, ricevute del pagamento con carte di credito, bancomat e altri sistemi di pagamento tracciabili.