Lucia Daminato

Founder Junior

Bonus pubblicità 2020

2020-01-13 09:01:40

Come ottenere il bonus pubblicità nel 2020: invio comunicazioni e prenotazioni del credito d'imposta per investimenti su testate anche online, radio e tv locali.

Il Bonus pubblicità è il credito d’imposta agevolato a cui hanno diritto per imprese, gli autonomi, gli enti non commerciali, che effettuano investimenti incrementali per almeno l’1% sullo stessa tipologia di mezzo di informazione rispetto all’anno precedente. Valido anche per la pubblicità sulla stampa online.


Come si applica?

Come accennato, si tratta di un credito d’imposta per la pubblicità, che è previsto per tutti coloro che vogliano effettuare investimenti nel settore pubblicitario. Esso consentirà uno sconto sulle tasse da corrispondere al Fisco, pari al 75% per tutti i contribuenti e al 90% per le cosiddette micro-imprese e pmi. Se ne gioveranno, ad esempio, gli studi di giovani avvocati o ingegneri, o le start-up innovative.

Si tratta di spese oggetto di agevolazione, legate all’acquisto di inserzioni commerciali e spazi pubblicitari soltanto su giornali quotidiani e periodici, debitamente registrati in tribunale, in qualità di testate giornalistiche. Tale bonus pubblicità 2020 vale anche per spazi che siano acquistati nel settore della programmazione televisiva e radio.

Tuttavia la legge di bilancio in oggetto sancisce che imprese e professionisti possano avvalersi di tale bonus pubblicità 2020 e per gli anni a seguire, soltanto a patto che abbiano già fatto investimenti promozionali negli anni precedenti: deve esser cioè in gioco una vera e propria campagna pubblicitaria pluriennale. Anzi, questa legge parla espressamente di investimenti pubblicitari “incrementali“, ovvero a salire (e pari ad almeno l’1% in più), rispetto a quelli fatti nel periodo precedente.


Quali sono i vantaggi e chi può avvalersi di tale bonus

Sul piano dei vantaggi, essi sono abbastanza evidenti: ad esempio un giovane avvocato o medico che intende promuoversi su un giornale di carta o online, può farlo a costi relativamente bassi, dato che il 75% della spesa è pagato, in pratica, dallo Stato. Bisognerà però ricordarsi di inserire l’importo correlato nel quadro RU della dichiarazione dei redditi e potrà essere sfruttato in compensazione attraverso il noto modello F24. Tuttavia, affinché il bonus pubblicità 2020 sia pienamente operativo, occorrerà un decreto ministeriale attuativo, mirato a porre le modalità concrete di applicazione dell’agevolazione in oggetto.


Invece, sul piano dei soggetti destinatari della misura e per riassumere, essi sono fondamentalmente: lavoratori autonomi e titolari di partita Iva; professionisti iscritti o meno ad albi o collegi; imprese di qualsiasi tipo, dalle start-up innovative e ditte individuali fino a grandi società. 


In conclusione, il bonus pubblicità 2020 costituisce sicuramente una novità di assoluto rilievo per tutti coloro che – magari come giovani imprenditori poco conosciuti – intendano migliorare il proprio giro di affari, attraverso una vera e propria campagna pubblicitaria agevolata.



Presentare la domanda

Per ottenere il bonus è necessario anzitutto presentare la domanda all’Agenzia delle Entrate. Sarà possibile farlo dal primo al 31 marzo ed esclusivamente in via telematica.

Il bonus pubblicità si utilizza in compensazione, con modello F24, indicando il codice tributo 6900, istituito dall’Agenzia delle Entrate con Risoluzione n. 41/E del 8 aprile 2019.

La legge di riferimento è l’articolo 57-bis del decreto legge 50/2017, premia investimenti incrementali di almeno un punto percentuale sulla stessa tipologia di mezzo di informazione rispetto all’anno precedente. Gli investimenti in mezzi stampa online rientrano a pieno diritto nell’incentivazione.

Come ottenere il bonus pubblicità nel 2020

  1. Inviare la “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta”
    La prima cosa da fare è inviare la prenotazione delle risorse con i dati degli investimenti già effettuati e/o da effettuare nell’anno per il quale si chiede l’agevolazione.
  2. Grazie a questa comunicazione il Dipartimento per l’informazione e l’editoria stila un primo elenco con tutti i soggetti che hanno richiesto il credito di imposta, completo del credito teoricamente fruibile da ciascun soggetto.
  3. Dal primo al 31 gennaio dell’anno successivo a quello della domanda si invia poi la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati” per attestare gli investimenti effettivamente realizzati nell’anno agevolato.
  4. Dopo questo passaggio, sarà pubblicato sul sito del Dipartimento l’elenco dei soggetti ammessi alla fruizione del credito di imposta.

Per chi ha fatto domanda nel 2019 è dunque tempo di inviare la Dichiarazione sugli investimenti effettuati.