Inoltre è stata prorogata l’acquisizione del bonus baby sitter fino al 31 aprile 2021 per le prestazioni già richieste lo scorso anno.
In questa guida pratica trovi tutto quello che serve sapere sul bonus baby sitter, requisiti, come funziona e come fare domanda, e i chiarimenti Inps sui beneficiari.
Il bonus baby sitter viene rinnovato anche per il 2021. Il Governo, infatti, con il decreto-legge 13 marzo 2021, n. 30, che introduce ulteriori misure urgenti in risposta all’emergenza coronavirus, ha stanziato oltre 280 milioni di euro per far fronte alle difficoltà delle famiglie e dei genitori lavoratori. In particolare, il provvedimento prevede che nei casi di sospensione delle attività scolastiche o di infezione o quarantena dei figli:
In pratica viene introdotto uno speciale bonus baby sitter fino a 100 euro a settimana per alcune categorie di lavoratori: autonomi, operatori sanitari e forze dell’ordine.
L’Inps, attraverso il messaggio n. 1296 del 26-03-2021, ha fornito le prime indicazioni su beneficiari, misura e caratteristiche del bonus. Inoltre, attraverso il comunicato del 08-04-2021, ha annunciato il rilascio della procedura per chiedere il beneficio, dunque è possibile presentare domanda per i servizi di baby sitting erogati nel 2021. Anche per quest’anno le domande per il bonus baby sitter 2021 vanno presentate con le stesse modalità usate per gli aiuti concessi lo scorso anno, dunque in via telematica.
Vediamo in dettaglio come funziona il bonus baby sitter, chi può richiederlo e ogni altra informazione utile. Facciamo anche chiarezza sulla proroga del beneficio prevista per chi ha richiesto il buono secondo la precedente normativa.
Il bonus baby sitter è un contributo economico per aiutare le famiglie con figli in cui padre e madre lavorano, durante l’emergenza epidemiologica da covid-19. L’agevolazione ha lo scopo di garantire l’assistenza e la sorveglianza dei figli rimasti a casa per la sospensione delle attività didattiche nelle scuole o perchè contagiati dal virus SARS Covid-19 o perchè in quarantena. La gestione del bonus baby sitter covid è affidata all’Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS).
La misura, già introdotta dal decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 (c.d. decreto Cura Italia) e rifinanziata dal decreto Rilancio e dal decreto Ristori Bis, consiste in un sostegno economico per acquistare servizi di baby sitting per figli minori di 14 anni. Dunque è fruibile per i figli che frequentano le scuole fino alla scuola media (scuola secondaria di secondo grado). Nel caso di figli affetti da disabilità grave è valida, invece, per le scuole di ogni ordine e grado a cui sono iscritti, e per i centri diurni a carattere assistenziale di cui sono ospiti, chiusi a causa dell’epidemia da covid. Il buono può essere utilizzato, invece che per pagare la baby sitter, per iscrivere i figli a centri estivi o a servizi integrativi per l’infanzia, servizi socio-educativi territoriali, centri con funzione educativa e ricreativa, e servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.
Il beneficio rientra tra le iniziative a sostegno di lavoratori, famiglie e imprese predisposte dal Governo in risposta all’emergenza coronavirus. Ne fanno parte anche altri bonus e aiuti per lavoratori e imprese, la proroga del Reddito di emergenza, Cassa integrazione e assegno ordinario per covid, il buono Decontribuzione SUD e altre agevolazioni.
Hanno diritto al bonus Inps per i servizi di baby sitting e i centri estivi, in base all’ultima normativa prevista dal nuovo decreto covid, le seguenti categorie di lavoratori:
Il bonus baby sitter può essere fruito alternativamente da entrambi i genitori, esclusivamente se non possono lavorare da casa, cioè se la prestazione lavorativa non può essere svolta con modalità di lavoro agile e in smart working, e in alternativa ai congedi per covid. Quindi non spetta ai genitori che usufruiscono del congedo straordinario per covid. Inoltre, l’altro genitore non deve usufruire contemporaneamente di altre tutele o del congedo.
L’Inps, attraverso un comunicato del 23 marzo 2021, ha specificato che il bonus baby sitter spetta anche a medici di base e pediatri. L’Istituto ha chiarito che, ai fini del diritto al beneficio, sono considerati come medici dipendenti anche i medici convenzionati col SSN, al pari dei medici titolari di contratto di lavoro subordinato con le ASL.
Per richiedere il voucher baby sitter, inoltre, bisogna possedere i seguenti requisiti:
Il bonus baby sitter ha un importo di 100 euro a settimana.
Il bonus può essere utilizzato per acquistare servizi di baby sitting, ed è erogato mediante il Libretto Famiglia. Si tratta dello strumento Inps utilizzato per retribuire le prestazioni di lavoro occasionale. Oppure si può utilizzare per iscrivere i figli a centri estivi o a servizi integrativi per l’infanzia, servizi socio-educativi territoriali, centri con funzione educativa e ricreativa, e servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia. In questo caso il beneficio consiste in una somma di denaro che viene erogata direttamente al richiedente.
Si. Il nuovo bonus baby sitter, infatti, è compatibile con il bonus asilo nido, ossia il beneficio a sostegno del pagamento delle rette per gli asili nido, ma solo se utilizzato per acquistare servizi di baby sitting. Non è compatibile, invece, se utilizzato per l’iscrizione a centri estivi ecc.
No, i compensi percepiti dal prestatore di servizi tramite il libretto famiglia sono esenti da imposizione fiscale come stabilito dall’articolo 54–bis del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50. Quindi chi svolge l’attività di baby sitting con retribuzione tramite voucher Inps non dovrà dichiarare l’importo nella dichiarazione dei redditi 2021. Precisiamo però che il bonus baby sitter non fa reddito se la persona che svolge l’attività di baby sitting non accumula, nell’arco dell’anno, altre prestazioni occasionali con le quali supera i limiti economici previsti per l’esenzione fiscale, indicati dall’art. 54-bis del dl 50/2017.
Per richiedere il beneficio occorre presentare la domanda bonus baby sitter 2021 all’Inps, attraverso l’apposita procedura attivata dall’Istituto.
L’agevolazione va richiesta in una delle seguenti modalità:
Generalmente le domande vengono accolte in base all’ordine cronologico di presentazione, fino all’esaurimento dei fondi disponibili.
Le famiglie con più figli possono presentare anche più domande, una per ogni figlio. Il limite pari a 100 euro dell’importo del bonus è inteso per nucleo familiare, indipendentemente dal numero di figli per cui si richiede.
Per fare domanda online per il bonus Inps baby sitting occorre procedere in questo modo:
L’Inps non rilascia nuovi PIN, dato che il codice PIN Inps è stato dismesso, pertanto l’autenticazione mediante PIN può essere effettuata soltanto da chi già lo possiede. La credenziale SPID può essere richiesta, invece, anche con riconoscimento a distanza via webcam, attraverso uno degli Identity Provider accreditati.
Il servizio di baby sitting viene considerato dall’INPS una prestazione di lavoro occasionale retribuita tramite il Libretto di famiglia. Dunque, per svolgere l’attività di baby-sitting occorre essere persone fisiche che non esercitano attività professionale o d’impresa.
E’ possibile ottenere il sussidio nel caso in cui il bambino venga affidato ai nonni? In base alla precedente normativa no. L’art. 14, comma 4 del decreto Ristori Bis dice espressamente che il bonus non è riconosciuto per le prestazioni rese dai familiari. Infatti solo nel periodo marzo – agosto 2020 è stato ammesso il bonus baby sitter nonni. Poi questa opzione di coinvolgere i familiari è stata rimossa per il periodo novembre – dicembre 2020. Al momento non si sa se il nuovo governo guidato da Mario Draghi deciderà di introdurre nuovamente la possibilità di coinvolgere i nonni e familiari con il rinnovo del bonus baby sitter 2021. Si attende un chiarimento da parte dell’Inps.
Chi decide di non avvalersi del servizio online Inps per richiedere il bonus può rivolgersi agli Enti di Patronato, che offrono servizi gratuiti per assistere i cittadini nella compilazione e invio delle domande.
Il bonus per pagare la baby sitter viene erogato mediante il Libretto Famiglia. Pertanto il genitore beneficiario (utilizzatore) e la persona che fornisce il servizio di baby-sitting (prestatore) devono preliminarmente registrarsi sulla piattaforma delle prestazioni occasionali sul portale web Inps.
Dato che il Libretto Famiglia Inps è composto da voucher virtuali del valore di 10 euro l’ora o suoi multipli, l’importo richiesto per pagare la baby sitter deve essere necessariamente pari a 10 euro o multipli di 10. Al momento dell’inserimento della prestazione il genitore che si è registrato deve indicare l’intenzione di usufruire del Bonus Covid 19 per il pagamento della prestazione.
Generalmente l’Inps provvede a pagare entro il 15 di ogni mese i compensi delle prestazioni di lavoro inserite entro il giorno 3 di ogni mese.
Ecco gli step per richiedere il pagamento del bonus baby sitter:
Il nuovo bonus baby sitter 2021 è valido, probabilmente, dalla data di entrata in vigore del decreto covid emanato da Draghi, cioè dal 15 marzo 2021, per tutto il periodo di sospensione delle attività scolastiche in presenza e di emergenza sanitaria. Per conoscere con esattezza il periodo di fruizione e la scadenza occorre attendere le istruzioni operative che saranno pubblicate a breve dall’Inps.
L’Inps, attraverso il messaggio n. 950 del 05-03-2021, ha comunicato la proroga al 30 aprile 2021 del termine per l’appropriazione del bonus baby sitter e per l’inserimento nel Libretto Famiglia delle prestazioni di lavoro svolte nel 2020. Dunque la proroga riguarda solo chi ha già fatto domanda. Al fine di consentire la fruizione del beneficio per tutte le istanze accolte o in via di accoglimento, infatti, il temine entro cui procedere all’appropriazione del bonus nell’apposita piattaforma delle prestazioni occasionali e per la comunicazione delle prestazioni svolte dai lavoratori che hanno fornito il servizio di baby sitting, inizialmente fissato al 28 febbraio 2021, è stato posticipato al 30 aprile 2021. Quindi il genitore beneficiario deve inserire le prestazioni occasionali nel Libretto Famiglia entro e non oltre la data del 30 aprile 2021.