Luca Sansone

Founder Starter

Un articolo che deve far riflette.

2019-02-14 13:02:57

Articolo di Lorenzo Brigatti. COME GLI INVESTITORI IN EUROPA PERDONO SOLDI.

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Questa mattina ho letto una ricerca/sondaggio fatta da Invesco, una delle più grandi case di investimenti mondiali.

Un gruppo di ricercatori ha fatto domande specifiche su conoscenza finanziaria e strategia di investimenti a un campione selezionato di piccoli investitori in tutta Europa, e poi ha tirato le conclusioni.

La lettura è stata piuttosto sconfortante. 

Gli investitori europei continuano a commettere degli errori di base, che gli costano un sacco di soldi. E con di base non intendo la scelta del prodotto finanziario, ma roba ancora più semplice.

Ecco alcuni esempi pratici, ripresi dalla ricerca:

1. "Solo il 35% degli intervistati ha piani finanziari definiti per tutti gli obiettivi di investimento.”

Questo è un punto su cui Lixi Strategy è cristallino: senza obiettivi di investimento chiari e ben definiti nel tempo, rischiate di investire per il lungo periodo soldi che serviranno domani, subendo le eventuali oscillazioni negative del mercato azionario, e perdendo soldi quando sarete costretti a vendere.

Solo con obiettivi chiari è possibile capire cosa, quanto e quando comprare.

2. “Solo il 20% degli investitori europei afferma di avere una comprensione chiara dei rendimenti degli investimenti effettuati.”

Anche se non è spiegato in modo molto chiaro, immagino che oltre ai rendimenti non venga chiarito a quali rischi si va in contro per ottenerli.

Quindi, quando manca una conoscenza di base è facile credere alle grandi promesse fatte da promotori in malafede o truffatori veri e propri perdendo i propri soldi.

3. "Il 54% degli investitori si focalizza su strategie di crescita del capitale, mentre solo il 28% presta attenzione alla protezione del capitale."

Voler diventare più ricchi non è un male, anzi da un punto di vista pratico i soldi sono uno dei mattoni fondamentali per realizzare obiettivi ambiziosi e i sogni più sfrenati.

Ma dall’altro lato, per il 90% dei piccoli investitori il vero motore di ricchezza è dato dal proprio capitale umano o dalla propria azienda. 

Quindi, quello che vi renderà davvero ricchi è diventare una figura professionale ricercata o avere un’azienda di successo.

Un piano di investimento fatto in modo corretto è la ciliegina sulla torta, che vi permetterà di preservare e aumentare il vostro capitale, per poterlo usare per obiettivi ancora più ambiziosi o semplicemente per dedicare più tempo alla vostra famiglia o alle vostre passioni.

Come dice il grande Warren Buffett: la prima regola degli investimenti è non perdere soldi.

Nel vostro piano d’investimento personale dovete pensare prima alla difesa e a come azzerare le situazioni in cui potete perdere soldi, e solo dopo all’attacco.

4. "L’investitore disimpegnato: si interessa poco alla finanza, lo considera un argomento poco interessante e complicato. 
È attento a non perdere denaro, e investe non oltre il 20% dei suoi beni seguendo suggerimenti di amici e parenti. Non è bravo a pianificare ma vorrebbe disporre di maggior denaro.”

Questo è il riassunto perfetto del perchè l’investitore medio perde soldi. 

Mancanza di conoscenza di base, delega casuale ad amici e parenti, investimento di non oltre il 20% dei suoi beni anche per obiettivi che richiederebbero più capitale.

Ah, e per fortuna che è attento a non perdere soldi, altrimenti chissà cosa succederebbe.

5. Bonus Italia: siamo i più impazienti d’Europa e quelli che vogliamo di più 

Sotto vedete un paio di immagini che dimostrano come a livello europeo vogliamo tutto e subito: siamo in testa per quanto riguarda il rendimento (il 53% dichiara che è importante avere un rendimento dai propri investimenti) contro una media del 43% europeo, e nel minor tempo possibile (in media 4.9 anni, contro i 10 degli olandesi e gli 8 degli svizzeri).

Avere un rendimento è ovviamente importante, ma quando l’orizzonte temporale per investire si abbassa così tanto, guadagnare sui mercati azionari diventa molto più difficile.

Non solo: gli investitori italiani, stavolta in linea con quelli europei, soffrono pesantemente di “Home Bias” e il 45% è convinto che investire in azioni italiani sia un modo interessante per aumentare il proprio reddito.

Peccato che a parte poche eccellenze, il mercato italiano di riferimento (l’FTSE MIB) sia ben lontano dai massimi del 2007 (come potete vedere dal grafico).

Chi ha investito parecchio sul mercato italiano negli ultimi 15 anni quindi, ha perso soldi.

Oggi è possibile raggiungere un’adeguata diversificazione geografica a costo quasi 0, quindi chi continua ad investire nelle azioni italiane senza avere la giusta preparazione non ha più scuse.

Per riassumere, gli investitori europei (e italiani in particolare) perdono soldi perchè: non pianificano, sottovalutano l’importanza di proteggere il loro capitale, non hanno una cultura finanziaria di base e seguono i consigli di amici e parenti, oltre a volere un rendimento il prima possibile e a investire pesantemente nel paese dove vivono.

 

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