Luca Sansone

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Nel cuore del mantello terrestre: vaste pianure e monti altissimi

2019-03-15 23:24:34

A 600-700 km sotto i nostri piedi, dove possiamo arrivare solo con la fantasia (foto: Viaggio al centro della Terra) e "vedere" solamente in modo indiretto, grazie agli strumenti della scienza, ci sarebbero vaste pianure e vette più alte dell'Himalaya.

Lo studio delle onde sismiche di un violento terremoto ci regala una nuova geografia del sottosuolo, con panorami da fantascienza.

Sotto alla crosta terrestre - che si spinge fino a qualche decina di chilometri di profondità - vi è il mantello, che arriva fino al nucleo esterno del pianeta, che inizia a circa 2.900 chilometri di profondità. Fin qui la geofisica di base, perché c'è uno scenario tutto nuovo da aggiungere alla descrizione schematica. Uno studio rivela l'esistenza di una geografia sorprendente in prossimità del confine tra le due parti del mantello, con "catene montuose" impressionanti, «qualcosa di unico», affermano i ricercatori, con vette che si alternano a grandi pianure in un ambiente che farebbe impallidire le regioni dell'Himalaya e del Karakorum. A mettere in luce questo incredibile paesaggio da mondo perduto sono stati Wenbo Wu e Sidao Ni e Jessica Irving , nel corso di uno studio delle registrazioni delle onde sismiche generate dal devastante terremoto del 1994 in Bolivia. 

Secondo i ricercatori, le aree pianeggianti tra le catene montuose potrebbero essere quelle in cui mantello superiore e inferiore entrano in contatto, mentre quelle frastagliate,ossia le vette, sarebbero zone di minor contatto tra le due regioni del mantello. La scoperta, al di là del fatto che dipinge un mondo sotterraneo dall'aspetto fantascientifico,offre nuovi spunti di riflessione sul comportamento del mantello, soprattutto in relazione al fatto che è dal mantello che avvengono le grandi risalite di magma alla base del movimento delle zolle. In quell'occasione le onde sismiche si sono ripetutamente riflesse sui vari strati delle profondità della Terra permettendo di ottenere una "radiografia" del pianeta con dettagli che poche altre volte si è riusciti ad avere.