Luca Sansone

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La povertà non si sconfigge con l'emigrazione.

2019-02-04 09:09:27

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Guardate questo video e riflettete, con la mente sgombra da ogni pregiudizio.


L’analista e giornalista politico Roy Beck ci spiega perché l’emigrazione porta ad un peggioramento del tessuto sociale nei Paesi poveri ed è funzionale a mantenere al potere le élite dominanti. 
Le nazioni ricche attraggono come emigranti dai Paesi poveri i migliori, per capacità, talento e iniziative. 
Ricordate il caso dei medici e ingegneri siriani, che fuggendo dalla guerra sono stati accolti a braccia aperte dalla Germania della Merkel?
Così facendo vengono sottratte le persone che potrebbero contribuire al cambiamento nei loro Paesi di origine, «perché gli immigrati che accogliamo sono tra i soggetti nelle migliori condizioni fisiche, spesso i più istruiti, persone che se non fossero emigrate avrebbero potuto essere i protagonisti del cambiamento del loro Paese, migliorandone la situazione. Nel campo umanitario, i veri eroi sono le persone di quelle nazioni povere che, pur avendo la possibilità di emigrare non partono, rimangono, utilizzando le loro capacità per aiutare i connazionali». 
«L’immigrazione non può mai essere un modo efficace e significativo per affrontare i problemi delle persone che soffrono nel mondo. Devono essere aiutate nei Paesi in cui vivono, il 99,9 per cento di questi individui non sarà mai in grado di emigrare in una nazione ricca. Non c’è speranza, possono progredire solo là, dove sono nati. Aiutiamoli lì». 
Ci vogliono imporre il concetto di migrante come valore positivo anche per fare accettare ai giovani che sia necessario abbandonare l’Italia per trovare lavoro.
Il politicamente corretto e la retorica del buonismo sono congeniali alla Globalizzazione che trova nella delocalizzazione del lavoro e dei lavoratori una sua ragione d’essere.
Per vincere la povertà dobbiamo combattere chi costringe gli esseri umani a fuggire e non chi fugge dalla fame, chi provoca l’immigrazione, non chi la subisce.
Il Potere vince nel momento in cui ti fa vedere il nemico in chi sta più in basso di noi e non chi sta sopra di noi!
Dobbiamo contribuire a combattere le guerre, la fame, la povertà, la mancanza di istruzione e di strutture sanitarie, finirla con lo sfruttamento delle risorse naturali e minerarie dei paesi poveri.

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