Luca Sansone

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La FDA americana sconfessa le trasfusioni "terapeutiche" di sangue giovane

2019-02-24 20:20:27

Le infusioni di plasma giovane proposte da alcune start-up non combattono l'invecchiamento, non migliorano la memoria né curano le malattie degenerative.

«Non risulta alcun beneficio clinico comprovato dall'infusione di plasma di giovani donatori nella cura, mitigazione, trattamento o prevenzione di queste condizioni, e ci sono rischi associati all'uso di qualunque prodotto a base di plasma», si legge sul documento. Il plasma è la parte liquida del sangue che contiene proteine essenziali per la coagulazione sanguigna e può essere somministrato nelle situazioni di forte sanguinamento o nei pazienti con gravi malattie del fegato . L'idea che infondere plasma, sangue, persino ghiandole di individui giovani in corpi più vecchi possa arrestare il decadimento non è nuova né alla letteratura,né alla scienza. In alcuni casi si sono osservati benefici sull'animale più anziano, ma è difficile capire che cosa derivi dal sangue "nuovo" e cosa dal condividere importanti organi di filtro con un esemplare più giovane e in forze. 

Inoltre, questo tipo di intervento, che è molto lontano da una trasfusione e non certo esportabile in ambito clinico, finiva per danneggiare i topi giovani, che apparivano,dopo il trattamento, invecchiati. In altri casi di trasfusione tra topi, senza parabiosi, non è stato possibile capire se i timidi benefici sulla salute dei roditori anziani fossero riconducibili al plasma giovane o alla semplice diluizione di quello vecchio. Inoltre, anche se gli studi sui topi hanno individuato nel plasma alcune proteine che potrebbero avere un ruolo protettivo/rigenerativo, i risultati sono stati difficili da replicare e non ci sono evidenze che valgano anche per l'uomo. In risposta a quanto stabilito dalla FDA, Ambrosia ha comunicato di aver cessato i trattamenti sui pazienti. 

Come ricorda l'ente statunitense, anche se le trasfusioni di sangue sono procedure salvavita,possono comunque comportare alcuni rischi,come reazioni allergiche o immunitarie,trasmissione di infezioni, sovraccarico del sistema circolatorio, danni polmonari. Il tutto, in una truffa al paziente senza alcun beneficio certo. 

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