Ecco 10 motivi per cui non smetterete di leggere fantasy (Parte 2 di 2)
Luca Martina
Founder Executive
Ecco 10 motivi per cui non smetterete di leggere fantasy (Parte 2 di 2)
2019-07-06 09:27:45
Prima parte dell'articolo qui ---> https://www.cam.tv/lucamartina/blog/ecco-10-motivi-per-cui-non-smetterete-di-leggere-fantasy/PID0A6A1D
6 . Critica sociale - Anche se la fantasia tende a concentrarsi su élites aristocratiche (principi, ultimi eroi di una stirpe, ecc.), le trame spesso includono altri segmenti della società . Schiavitù, pregiudizio razziale , oppressione sessista , fanatismo religioso , e lavoro minorile spesso vengono esaminati nei contesti fittizi di letteratura fantasy . La finzione può affrontare temi pesanti che affliggono il nostro mondo reale, e i libri fantasy possono talvolta illuminare criticamente i mali sociali .
7 . Portata Creazionistica - Gli eventi e personaggi di fantasia spesso operano a livello di leggende e di eventi che comportano cambiamenti epocali. I personaggi diventano quasi divinità a cui è affidato il destino di intere popolazioni e questo è molto attraente perché la storia riguarda un evento che conta per il mondo in cui è ambientata, per la sua storia e forse anche la sua creazione/distruzione.
8. Taverne – Le Quest inevitabilmente comportano il fermarsi da qualche parte per la notte e, probabilmente, per l'assunzione di un mercenario o di un nuovo personaggio per il gruppo di avventurieri. Scene di taverna servono come un ottimo modo per legare i personaggi mitici ed eroici ai lettori mettendoli in una situazione così intima e familiare.
La taverna offre insomma quella sensazione di eccitazione causata dall’ ingresso in un micromondo di potenziali nuove avventure o… di potenziali nuovi pericoli .
9. Mostri - Ogni sorta di bestie feroci e di creature mitiche e mitologiche: non morti ,ninfe, elfi, orchi, nani, e i draghi oh gli immancabili, bellissimi ed amatissimi draghi :).
Sono loro che, assaltando gli avventurieri, rendono possibili le scene di azione, le quali, a ben vedere, possono essere paragonate alle battaglie metaforiche che rappresentano le paure umane di fronte alla forza travolgente della natura o del soprannaturale.
Combattere mostri richiama quel qualcosa di profondo dell’umanità che in empi antichi ha lottato effettivamente con un mondo minaccioso e primordiale .
10. Eroi – Il Fantasy è il genere per eccellenza che offre i tipici eroi maneggia-spadoni o spara-fulmini che fanno a polpette i cattivi . Ammettetelo: tali brutali manifestazioni aggiungono sale ad una buona lettura .
Invincibili, perseguitati, belli e dannati gli eroi ( di entrambi i sessi) sono i compagni di sogno a cui penserete ogni volta che aprirete o chiuderete un libro fantasy.
Allora che ne dite? Riconoscete tra questi il motivo che spinge voi? O ne proponete di diversi?
Un delicato amore infranto. Il dolore che diventa odio, poi rabbia, e quindi forza.
La minaccia di una nera presenza.
Sono i fantasmi che agitano la mente e la volontà di una nascente anima guerriera.
Armata del dono più macabro e infausto, e tuttavia unico possibile strumento che la porterà alla vendetta, unica via percorribile verso una dolorosa redenzione.
"La vita di Hylenij Veen Daer Aesjndil, duchessa di Naharn, venne completamente sconvolta in un solo tragico frangente.
La notte parve giungere prima quel giorno. Nuvole di pece si delinearono all’orizzonte.
Fumo oscuro e denso come l’alito infernale di mille demoni, esse celarono il cielo ed il mare, opponendosi alle stelle ed alla luna, velandone sinistramente il pallore.
Il vento giungeva afoso ed opprimente, e faceva scuotere le imposte e i vetri del palazzo ducale.
E d’improvviso apparve il fuoco. Esplosioni, urla, i cancelli divelti, le guardie trucidate da forze oscure che saettavano imprendibili.
Bestie dell’ombra diffusero la morte.
Le stanze rimbombavano degli strilli delle serve e delle ancelle che non furono risparmiate.
Il frenetico movimento di chi cercava di sopravvivere, di scappare o più follemente di opporsi, rendeva l’atmosfera ansiosa ed insopportabile.
Le urla e il male si susseguivano incessanti.
E salivano.
Su, presso le stanze del piano nobile.
Un istante di silenzio. Brevi passi. Una risata crudele.
La porta della camera esplose, dividendosi in schegge che si tramutarono in frecce contro di lei.
I demoni neri sostavano sulla soglia. Il bianco lattiginoso dei loro occhi fissava il vuoto e le loro lunghe, molli membra artigliate penzolavano nell’attesa di un comando.
Una voce inumana che eruttava dal più perfido degli inferi ordinò.
Hylenij fu accecata dal sangue che si diffondeva schizzando ovunque, violando quello che era stato sino ad allora un nido di quiete.
Un pianto disperato fu l’angosciante sottofondo del massacro.
Infine il buio s’impossessò di ogni senso.
Indefinibili momenti dopo, il più orribile dei risvegli: tutto era finito, tutto ciò che lei aveva amato era scomparso.
Una enorme spada di un cristallo, nero e vivo, giaceva sul macabro letto nuziale tinto di rosso. Il pianto giungeva da essa lamentoso ed ovattato.
Una voce maligna ed odiosa continuava a riecheggiare nella mente di Hylenij: