Luca Chittaro

BORGHI DI CARNIA: TOLMEZZO

2019-10-13 16:52:15

Tolmezzo (Tumieç in friulano, Schönfeld in tedesco desueto, Tolmeč in sloveno desueto, Schunvelt in timavese) è un comune italiano di 10 165 abitanti in Friuli-Venezia Giulia.

Tolmezzo si trova ai piedi del monte Strabut a 323 m s.l.m., tra il Tagliamento e il torrente But, alla confluenza delle sette valli carniche, circondata dalle Alpi Tolmezzine Orientali. La posizione in cui sorge Tolmezzo è, ed era soprattutto in passato, molto favorevole: la valle è infatti attraversata dalla strada, già esistente in epoca romana (nota come via Iulia Augusta), che attraverso il Passo di Monte Croce Carnico porta in Austria. Il simbolo di Tolmezzo è l'Amariana (1906 m), splendido monte che con la sua forma piramidale si erge sopra la città. 

Le prime notizie storiche di Tolmezzo si hanno verso la fine del primo millennio, in un documento compare col nome Tulmentium ed è inclusa tra i feudi del Patriarcato di Aquileia. Molto probabilmente però la cittadina è più antica, si pensa abbia avuto origine da un piccolo borgo risalente all'epoca preromana. Sotto il Patriarcato di Aquileia tra il 1077 ed il 1420, Tolmezzo visse anni prosperi all'insegna dello sviluppo non solo economico ma anche sociale.


I Patriarchi fecero costruire un castello (di cui ancora oggi si possono ammirare alcuni resti) che dominava la valle, da qui si controllavano i traffici commerciali e si dava protezione agli abitanti. Sempre nel periodo patriarcale la città fu dotata di un mercato (intorno al 1200) che contribuì all'aumento della popolazione migliorandone le condizioni di vita e fu concesso lo status di Terra che prevedeva una certa autonomia amministrativa.

Nel 1356, Tolmezzo divenne la capitale della Carnia ad opera del Patriarca Nicolò di Lussemburgo che suddivise il territorio in quattro quartieri amministrativi: Gorto, Socchieve, Tolmezzo e San Pietro.

Più altre due torri esterne tra cui l'arroccata torre Picotta e la torre del Corpo di Guardia.

Le porte della città erano quattro: le principali chiamate Porta di Sopra (in direzione nord-ovest) e Porta di Sotto (a sud-est), e le secondarie poste una in prossimità della fontana di Cascina (lato nord-est) e l'altra presso il Romitorio (lato sud-ovest).

Intorno alla cinta muraria scorreva un fossato, e dominante sul territorio stava l'imponente castello patriarcale.

Il florido periodo feudale termina nel 1420 quando Tolmezzo, come tutto il Friuli, è annessa alla Repubblica di Venezia, mantenendo però gli ordinamenti ed i privilegi patriarcali senza importanti ripercussioni sull'economia e sulla società.

L'assetto economico di Tolmezzo iniziò a cambiare nel '700 con lo sviluppo industriale. Jacopo Linussio era il maggiore imprenditore della zona e operava in ambito tessile, dando lavoro sia nelle fabbriche che nel settore commerciale a centinaia di abitanti non solo di Tolmezzo ma anche delle valli limitrofe.

Il 1797 segnò la caduta della Repubblica di Venezia ad opera di Napoleone; con il trattato di Campoformio il Friuli e la Carnia passarono all'Impero austriaco.

Nel 1805, in seguito alla vittoria di Napoleone ad Austerlitz, la Carnia fu annessa al regno Italico sotto il dominio francese, Tolmezzo era ancora la capitale. In seguito alla sconfitta definitiva di Napoleone, la Carnia fu annessa al Regno Lombardo Veneto. Nel 1866, dopo la terza guerra di indipendenza, la Carnia ed una parte del Friuli entrarono a far parte del Regno d'Italia e Tolmezzo dette il suo contributo alla storia e alla nascita dell'attuale repubblica. Durante la prima guerra mondiale sul fronte carnico gli alpini furono impegnati contro gli austriaci. Nell'aprile 1916 era presente la 4ª Squadriglia da ricognizione e combattimento che il 15 aprile diventa 29ª Squadriglia che resta fino al 29 aprile. La seconda guerra mondiale vide impegnati i carnici contro i cosacchi e l'occupazione tedesca.

Sulle montagne che circondano Tolmezzo e in tutte le Alpi carniche, che segnano in gran parte il confine con l'Austria, si scorgono ancora i resti e le rovine di trincee e fortini.

Nell'anno scolastico 1906 - 1907 l'insegnante della II classe della scuola elementare della frazione Caneva fu l'allora maestro Benito Mussolini.


Nel 1976 fu devastato dai terremoti del 6 maggio e del 15 settembre, che provocarono enormi crolli e danni. Molti crolli furono favoriti dall'età avanzata degli edifici, che erano stati risparmiati dalle devastazioni delle guerre mondiali. Dopo il terremoto venne riedificato completamente con criteri antisismici. 


Tolmezzo è tra le città decorate al valor militare per la guerra di Liberazione, insignito della Medaglia d'argento al valor militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per l'attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale.





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