Luca Brai

Founder Starter

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Passero del Giappone

2019-10-11 11:26:35

Benvenuti in questa nuova rubrica settimanale.Oggi parleremo delle erbe che possono mangiare i Passeri del Giappone

In natura gli uccelli si nutrono solo in minima parte di semi secchi, apprezzando molto di più quelli freschi, la frutta e la verdura.
Per questo motivo sarebbe buona abitudine somministrare ai nostri piccoli amici del “fresco” che per ovvi motivi non si può andare a comprare nei negozi per animali.


Utile potrebbe essere munirsi di un bel vaso capiente o un pezzetto di terra dove seminare,  tra dicembre e febbraio, qualche manciata di misto per esotici. In questo modo avremo dopo qualche settimana le prime pianticelle che, annaffiate e lasciate crescere al sole, formeranno delle belle spighe da poter dare, a maturazione raggiunta, ai nostri PdG.


Per chi non avesse il tempo e la possibilità di creare un piccolo orticello suggerisco di andare a farsi ogni tanto una bella passeggiata (che diciamocelo, è pure salutare!!), per cercare nei prati le cosiddette “malerbe”, cioè le piante infestanti.
Il periodo migliore è tra maggio ed ottobre, il posto migliore dove raccogliere foglie e spighe è lontano da strade trafficate e discariche, possibilmente lungo gli argini dei fiumi, in prati e campi incolti.
Bisogna farci un po'  l'occhio per riconoscerle, in questo articolo ne elenco alcune che sono fondamentalmente le più gradite e facilmente reperibili.


Diciamo che quelle in assoluto le più appetite sono le graminacee, sia di grossa taglia come la Sorghetta (Sorghum halepense) ed il Giavone (Echinochloa crus-galli ) che di piccola taglia come la Setaria ( Setaria glauca ) detta anche “panico selvatico”.
Possono o no piacere i vari Rumex (acetosella, crispum ecc.) le Plantago (intermedia, maior, lanceolata) ed i Chenopodium (album, polyspermum). Sulle sponde di laghi e fiumi si possono poi raccogliere le spighe di varie Juncacee.


Di queste piante si possono somministrare tranquillamente le spighe, le foglie in genere non vengono mangiate ma utilizzate per costruire dei bellissimi nidi (fornitele di una lunghezza che si aggira intorno ai 15 cm e vedrete che capolavori che faranno!). Unico accorgimento abbiatelo con la setaria, ha la particolarità di “appiccicare” un po' e si attacca ai piumini dei pulli quindi evitate di fornirla durante la costruzione dei nidi o ancora meglio legate gli steli in mazzetti in modo tale che gli uccelli non riescano a sollevarle da terra.
Altre piante commestibili ed estremamente appetite sono la Porcellana Comune (Portulaca oleracea), il Tarassaco o Dente di Leone, il Centocchio Bianco (Stellaria media) e la Borsa del Pastore di cui verranno mangiate foglie, fiori e semi.


Le piante velenose non sono un grosso problema: di solito hanno un pessimo odore o sapore e gli uccelli imparano subito ad evitarle, anche i più giovani ed inesperti.
In ogni caso, visto che non si sa mai, sconsiglio vivamente di fornire piante non conosciute, in special modo le bacche e le classiche piante ornamentali che possiamo avere in giardino o in terrazzo in quanto moltissime di queste sono estremamente tossiche, talvolta mortali persino per l'uomo.