Mario Franceschini

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TI SI SPEZZA LA VOCE NELLE NOTE PIÙ ALTE ? COME FARE?

2019-09-15 22:51:47

Ti si spezza la voce nelle inte pin alte ? Ti va in gola e ti senti strozzato? Vediamo come puoi fare! dal corso di Canto Onlime “ Lo Strumento Voce “

Ti si spezza la voce nella notte più alte e non sai come affrontarle?

Conosci  o utilizzi la  Voce Mista ?


La Voce Mista

La voce piena, come abbiamo detto, si estende fino ad una certa nota, cioè ha un limite, dopo il quale la laringe e i risuonatori devono cominciare a funzionare in modo diverso per poter produrre suoni in modo corretto. 


È esperienza comune a quasi tutti i cantanti, privi di un’adeguata formazione, il trovarsi in difficoltà nell’affrontare le note più alte di una canzone. Non sapendo bene come fare, si tende a ‘forzare’ per raggiungere a tutti i costi quelle note: il risultato è un suono sgradevole, ingolato, non controllato e ad un certo punto la voce si spezza, si interrompe. 


La causa di tutto ciò sta nel non aver effettuato il cambio di registro da voce piena’ a ‘voce mista’, attraverso quello che tecnicamente si chiama 

‘passaggio’.Intanto spieghiamo bene cos’è la voce mista. È un registro che comprende circa 6/7 suoni, e, come indica il nome stesso, mantiene alcune caratteristiche della voce piena miscelate a caratteristiche del registro successivo, cioè la ‘voce di testa’. 


Nella voce mista le corde vocali si adducono e vibrano per circa tre quarti della loro lunghezza e i risuonatori principali sono la bocca, le cavità nasali e la ‘maschera’. 


Per maschera s’intende la zona, e soprattutto le cavità, che stanno tra i seni para-nasali e le cavità orbitali. 


La voce mista è un vero mondo da scoprire e rappresenta la soluzione a molti problemi e difficoltà del cantante moderno. 


Ad un primo approccio è probabile che sentiate la voce mista come qualcosa di estraneo. 


Molti allievi, nella mia esperienza, per un po’ di tempo affermano: “ma questa non è la mia voce!!”. 

Ciò è dovuto a due fattori: da in lato non si è abituati a sentire questa nuova sonorità della propria voce e questo spaventa, dall’altro non si èancora in grado di produrla in modo perfetto. 


Un’altra difficoltà è data dal fatto che all’inizio il cambio di registro può risultare molto evidente, per cui si avverte come una sorta di ‘scalino’ nel passaggio da voce piena a voce mista e viceversa. In realtà l’obiettivo è ottenere un’unica voce che procede dalla nota più bassa fino alla nota più alta della voce mista in modo fluido, senza che si avverta il passaggio e sempre con la stessa potenza e ricchezza timbrica


Questo significherà avere a disposizione almeno 2 ottave di note, quindi poter cantare agevolmente quasi tutte le canzoni.


Non nego che possa essere un percorso piuttosto lungo e faticoso, ma con la giusta dose di fiducia, di disponibilità ad abbandonare idee preconcette e di impegno, èassolutamente fattibile, e poi ne vale davvero la pena.


Qualche  considerazione riguardo al punto di passaggio. 

Nel momento in cui si voglia cominciare a sperimentare la voce mista, una delle prime domande che risultano ovvie è da quale nota esattamente si debba cambiare registro, cioè quale sia la cosiddetta ‘nota di passaggio’.


 Iniziamo col dire che non è necessariamente la stessa per tutte le voci, siano esse anche della stessa tipologia. Non è detto poi che all’inizio si riesca ad individuarla con precisione, e non è detto che debba assolutamente essere sempre la stessa, a volte può cambiare a seconda del contesto, anche se parliamo di spostamenti nell’ambito di un semitono o la massimo un tono.


 È più corretto parlare di ‘zona’ di passaggio, che comprende quindi alcune note. In ogni caso all’inizio è bene affidarsi alle proprie sensazioni, senza mai forzare nulla....

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ARTICOLO DI MARIO FRANCESCHINI PROTETTO DAI DIRITTI DI AUTORE