Lo Spettacolo della Natura

Founder Starter

VERBASCUM NIGRUM 🌼 (Foto mia) 📸

2020-07-14 13:57:28

Il Verbasco nero è una pianta angiosperma perenne della famiglia delle Scrophulariaceae, che cresce spontaneamente nei boschi o pascoli aridi, radure o al bordo delle strade e, può superare il metro di altezza.

Caratteristiche 


Il fusto angoloso, eretto, è ricoperto di peli e di colore BRUNASTRO.

Le foglie sono larghe, picciolate, dentate, di colore VERDE SCURO superiormente, GRIGIE e TOMENTOSE sulla parte inferiore.

Presenta fiori, riuniti in una infiorescenza compatta ed allungata, di un bel colore GIALLO VIVO con peli degli stami filamentosi di colore PORPORINO VIOLACEO al centro.

Fiorisce da maggio a luglio; la fioritura è "a scalare": i fiori si aprono progressivamente iniziando da quelli più in basso.


Etimologia 


Il nome "Verbascum" deriva da "virb" che significa «verga».

Il nome greco "phlomos" ha una radice preindoeuropea riconducibile a "bhle", «gonfiarsi», ma anche «brillare». Questo deriva dal fatto che la pianta era usata come stoppino per le lucerne fin dai tempi antichissimi.

Nominato dal Manzoni nei "I Promessi Sposi", come una delle erbacce che invadono la vigna trascurata di Renzo, il verbasco è noto anche con il nome di "Tasso Barbasso" o "Verga di Aronne". Il nome del genere è quello usato da Plinio, deriva dal latino "barbascum" che significa «barbato», con riferimento alla pelosità di questa pianta.


Identificato anche con nomi religiosi quali: "Coperta di Mosè" e "Coperta della Madonna" o "Candela Regia" in quanto utilizzata come candela durante i funerali e le cerimonie.

Proprietà ed Utilizzi


Pianta con proprietà astringenti, emollienti, antispasmodiche, diaforetiche.

In passato era usata contro la gotta, e nella tradizione popolare viene ritenuta adatta, per uso esterno, come antinfiammatorio e lenitivo della pelle e della mucose; cicatrizzante nelle ferite ed efficace nella cura delle emorroidi.

Le foglie e i fiori in INFUSO sono ancora usate per l'IRRITAZIONE DELLE MUCOSE RESPIRATORIE: faringite, laringite, catarri bronchiali e asma (per l’azione antispasmodica) e per ALLEVIARE LA TOSSE con azione espettorante e antinfiammatoria.

I fiori entrano anche in composti per preparare LOZIONI CHE SCHIARISCONO I CAPELLI.

In campo dermatologico per le proprietà addolcenti, antipruriginose, in caso di emorroidi, affezioni della bocca, scottature, punture di insetti, geloni, foruncoli: si applica esternamente sia sotto forma di impacchi impregnati di un DECOTTO di foglie e fiori; sia sotto forma di CATAPLASMI preparati con foglie bollite nel latte.

Infusi e decotti risultano utili anche per trattamento emolliente di pelli aride e screpolate e in caso di congiuntiviti allergiche!

Oltre alle specifiche attività pettorali, la pianta esercita un blando EFFETTO SEDATIVO, utile per favorire la distensione e il sonno.






Significato e da dove deriva


Nel linguaggio dei fiori, simboleggia IL RIMEDIO.

In passato, infatti, le persone più povere utilizzavano le foglie di questa pianta come imbottiture per vestiti e scarpe, al fine di proteggersi dal freddo e, venivano creati anche dei particolari guanti per proteggere le le mani nel corso di lavori pensanti, favorendo la cicatrizzazione di eventuali tagli e ferite.


Senza contare tutti i suoi usi fitoterapici!