Lo Spettacolo della Natura

Founder Starter

Tradescantia pallida o Setcreasea purpurea, detta anche "Erba Miseria" (foto sempre mie) 📸

2020-01-13 16:45:55

La Tradescantia è una delle piante più resistenti e facili da coltivare: viene infatti chiamata anche "erba miseria", proprio perchè in grado di sopravvivere anche in condizioni molto difficili. Questo nome è legato anche al portamento ricadente, viene infatti coltivata come pianta pendente.

ORIGINE

Le piante del genere Tradescantia sono originarie del continente americano, con specie diffuse in gran parte del nord America, e altre diffuse in America centrale e nella parte settentrionale del sud America.

In Europa vennero importate già nel 1800, ma il loro successo in Italia si ebbe solo a partire dalla seconda metà degli anni cinquanta; a tale periodo risalgono i primi tentativi di coltivazione nel nostro paese, dove alcune specie vengono coltivate quasi esclusivamente come piante da appartamento, mentre altre hanno trovato posto nei giardini delle zone del sud, dove sopravvivono senza problema alcuno.

Esistono moltissime varietà differenti di questa pianta, caratterizzate da variazioni nelle foglie: queste possono essere di vari colori a seconda della specie. Troviamo così la Tradescantia pallida o Setcreasea purpurea originaria del Messico.

Il nome del genere "Tradescantia" ci ricorda i naturalisti inglesi Tradescant (John il vecchio e John il giovane). Esiste una polemica sulla denominazione che riguarda il nome scientifico corretto per questa specie; alcune autorità continuano a indicarla come "Setcreasea purpurea" o "Setcreasea pallida", mentre la denominazione più recente "Tradescantia pallida" è accettata dalla maggioranza degli addetti.

Il botanico K. M. Schumann nel XIX secolo ha dato il nome al genere, ma non ha mai dato una spiegazione inerente la sua scelta.

CARATTERISTICHE 

Le Tradescantie appartengono alla famiglia delle Commelinacee, e si contano circa una trentina di specie appartenenti al genere. Sono piante erbacee grasse.


Le foglie sono lunghe fino a 10 cm., leggermente carnose, disposte a spirale intorno al fusto, di colore viola intenso, che tendono a diventare verde scuro in luoghi scarsamente illuminati. Foglie e fusti sono ricoperti di una sottile peluria bianca, presente in modo particolare ai nodi e sui margini fogliari. Il fiore è composto da tre petali rosa.Non tollera il gelo, ma le piante potate drasticamente, emetteranno nuovi getti in primavera. Può essere tenuta sul balcone durante le belle giornate.

UTILIZZO 

Se non siete esperti e non avete molto tempo da dedicare alle piante, scegliete questa pianta, estremamente resistente che non esige cure eccessive: infatti sopporta la carenza di innaffiature anche per lunghi periodi, i terreni poveri e anche i luoghi poco illuminati.


Arredano con stile gli spazi liberi di casa: le piante grasse, dalle tantissime forme e colori, sono da sempre le preferite di chi non ha propriamente il pollice verde e degli appassionati di home decor.


BENEFICI

Come tutte le piante grasse fanno bene alla nostra salute. Ecco i 5 benefici che derivano dalla convivenza con loro:


-Una ricerca della Nasa ha dimostrato che le piante grasse sono in grado di purificare l’aria, eliminando le tossine e rimuovendo fino all'87% dei composti organici volatili (COV) presenti nell’aria. I composti organici volatili sono composti chimici di vario genere e sono i principali responsabili dell’inquinamento indoor. In particolare, il benzene e la formaldeide si trovano anche in prodotti di uso quotidiano, come articoli cosmetici e di pulizia, stampanti e fotocopiatrici e anche tappeti e moquette, che producono emissioni continue durature nel tempo.


-Per il processo di fotosintesi, tutte le piante rilasciano ossigeno durante il giorno, e anidride carbonica di notte. Le piante grasse producono continuamente ossigeno, sia di giorno che di notte: sono quindi perfette anche per la camera da letto, assicurandoci costantemente aria fresca e pulita.


-Le piante grasse aiutano anche nella concentrazione: diverse ricerche condotte su studenti e lavoratori hanno dimostrato che la presenza di piante in una stanza migliora i livelli di attenzione e le capacità cerebrali e aiuta la memoria a essere più efficace del 20%.


-Uno studio condotto dalla Agricultural University of Norway ha rilevato una diminuzione del 60% dei tassi di malattia negli uffici con piante. L’acqua rilasciata dalle piante, infatti, produce circa il 10% dell'umidità presente nell'atmosfera, per cui più piante abbiamo, più riusciremo a regolare l’umidità in casa, prevenendo disturbi come raffreddore, tosse secca, mal di gola e pelle screpolata.


-Non solo ci aiutano ad ammalarci di meno, ma ci permettono di recuperare più rapidamente forze ed energie nel caso in cui l’influenza abbia avuto la meglio. Secondo i ricercatori della Kansas State University, infatti, le piante grasse possono contribuire a ridurre sintomi influenzali, mal di testa, febbre, tosse, affaticamento e ansia. Dei veri e propri salvavita in miniatura!