Lo Spettacolo della Natura

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Soffione 📸

2019-06-17 08:05:13

Il soffione è chiamato anche "tarassaco", o "dente di leone", per la forma seghettata e dentellata delle sue foglie, o ancora "piscialletto", per le sue proprietà diuretiche.

Origine del nome 

Il nome "soffione" deriva dalla particolare caratteristica che lo contraddistingue: dopo la sfioritura, infatti, i semi si raccolgono in una sfera piumosa simile a un pon pon, pronti a disperdersi al primo soffio di vento.  Simili a paracaduti, volano nell’aria attaccati a piccoli ombrellini.

Caratteristiche e Proprietà 

Il soffione è un fiore perenne, tipico dei climi temperati, che cresce spontaneamente praticamente ovunque: sul ciglio delle strade, ai margini dei campi coltivati, nei prati,di zone pianeggianti, collinari e montuose, fino a un’altitudine di circa 2000 metri. Si riproduce in maniera talmente rapida da invadere i terreni coltivati, tanto che, soprattutto in passato, il tarassaco era considerato, una pianta infestante da estirpare.

Fiorisce ogni anno in primavera, producendo dei bellissimi fiori gialli, molto resistenti e amatissimi dalle api, che ne succhiano il nettare da cui si ricava il pregiato miele di tarassaco.



Data la sua spontaneità e ubiquità, sembrerebbe un fiore di scarso pregio, invece il soffione ha moltissime proprietà medicinali e un profondo significato simbolico, evocativo e multiforme. Gli sono stati attribuiti poteri magici e ha ispirato più di una leggenda.
 

Tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo soffiato su questo fiore, magari nella speranza che si realizzasse un nostro desiderio.

Significato 

Nel linguaggio dei fiori, il soffione simboleggia la forza, la speranza e la fiducia.

Si narra che Teseo mangiò per 30 giorni di fila solo "denti di leone" allo scopo di diventare abbastanza forte da affrontare e sconfiggere il Minotauro.

In passato, applicando la cosiddetta ‘teoria delle Segnature’, si riteneva che il soffione avesse il potere di curare l’itterizia

Secondo questa teoria, ogni pianta o frutto rispecchia nella forma o nel colore quella parte o quell’ organo del corpo umano che è destinata a curare. Quindi, i fiori gialli del tarassaco, per segnatura del colore, erano idonei a curare l’ittero e i disturbi del fegato. Oggi sappiamo che effettivamente il tarassaco è utile nella cura del fegato, anche se il motivo non risiede nel colore dei fiori.

Il soffione è legato all’idea del distacco e del viaggio. I semi di questo fiore sembrano rappresentare perfettamente le fasi del ciclo della vita che ognuno di noi è destinato a compiere. Il loro percorso rappresenta una metafora perfetta della vita di ognuno di noi: per poter fiorire, ciascuno deve staccarsi dalla propria origine, affrontando il proprio viaggio senza paura, pronto a lottare contro le intemperie e a cogliere ogni opportunità.


Un altro significato del soffione è rappresentato dall’infanzia e dall’innocenza. Sono soprattutto i bambini, infatti, a soffiare su questo fiore disperdendone i semi. In questo caso, il simbolismo non ha un significato negativo, ad indicare qualcosa che si è perduto per sempre, ma piuttosto una connotazione positiva legata al ricordo di un bel passato e quindi, alla speranza di un futuro altrettanto roseo. Il soffione rappresenta la gioia e la spensieratezza tipica dell’infanzia, che dobbiamo recuperare e riscoprire nell’età adulta.

Questo fiore inoltre è sempre stato collegato alla prosperità e alla fortuna. In passato, si usava aggiungere un "dente di leone" al bouquet della sposa, nella convinzione che portasse ricchezza e fortuna alla coppia.

Il ciclo del soffione ha rappresentato anche l’alternanza tra giorno e notte, sole e luna. Inizialmente, il "dente di leone" è giallo e dorato, proprio come il sole. In seguito si trasforma in una candida sfera simile alla palla lunare.

Infine, al soffione sono stati attribuiti poteri magici. Si credeva che fosse in grado di aumentare la capacità psichica delle persone. Si riteneva anche che strofinandosi addosso questo fiore permettesse di essere accettati e ben voluti da tutti. Anche le streghe mettevano in atto questa pratica, frizionandosi il corpo col dente di leone, al fine di farsi accettare dalle persone. Ma soprattutto il soffione veniva considerato una sorta di ponte in grado di mettere in collegamento con gli spiriti dell’aldilà.