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SCARPETTA DI VENERE detta anche PIANELLA DELLA MADONNA o SANDALO DI AFRODITE ✍

2020-03-22 10:45:15

Nota per la FORMA DEL FIORE, tipicamente A SCARPETTA, Γ¨ una variante delle Orchidee appartenente alla famiglia delle Orchidaceae. Accoglie, nel genere, circa 50 specie differenti. Originaria dell'America del nord, in Italia si puΓ² ammirare in particolare nell'arco Aplino.

Etimologia

Detta anche Paphiopedilum, il cui nome non a caso, deriva dal greco "Paphie" più "pedilon", cioè Scarpetta di Venere o Sandalo di Afrodite.

Il nome botanico è Cypripedium calceolus o Cypripedium pubescens: la radice del genere ha derivazione greca (Cupris = Cipride, soprannome di Venere), mentre la desinenza –pedilon significa calzatura.

Habitat

La Scarpetta di Venere ama terreni calcarei umidi ed ambienti con un grado di umidità piuttosto elevato: a tal proposito, vive nei sottoboschi in prossimità di faggi, conifere e latifoglie.

Caratteristiche

Pianta alta dai 40 ai 50 cm, con radice a rizoma orizzontale che si spande a tappeto.

Le foglie sono oblunghe, di color verde smeraldo, in numero che varia da tre a cinque per stelo, dotate di marcate nervature.

Stelo pubescente senza ramificazioni.

I fiori sono molto vistosi, tanto da renderla la più minacciata orchidacea italiana per la raccolta eccessiva. Sono strutturati in un primo verticillo esterno di due sepali color bruno violaceo, dal verticillo dei petali (anch'essi bruno-violacei) e del labello.

Il labello è giallo dorato, lungo dai 3 ai 5 cm, e dà il nome alla pianta: all'interno è vuoto e ricorda vagamente una pantofola (in greco pedilon, in latino calceolus).

Fiorisce tra maggio e luglio.

Proprietà ed Usi

La meravigliosa Scarpetta di Venere può essere sfruttata anche per le preziose proprietà medicamentose.

L'olio essenziale (estratto in particolare da radici e rizoma) conferiscono alla pianta funzioni antispasmodiche, toniche ed eupeptiche. L'azione sedativa conferitale sembra essere paragonabile a quella della valeriana: a tal proposito, l'estratto di radice e rizoma della Scarpetta di Venere viene consigliato in particolare per il trattamento di alcune forme di isterismo e di ansia negli infanti.

In Omeopatia, la Scarpetta di Venere viene impiegata per indurre l'addormentamento.

Sembra, inoltre, che la pianta sia utile per contrastare irritazione gastrica e bruciore di stomaco dovuti all'abuso di sostanze pseudo-irritanti, quali caffè o tè. [tratto da Dizionario di fitoterapia e di piante medicinali, di E. Campanini]

Controindicazioni ed effetti tossici

L'estratto ottenuto dalla radice della Scarpetta di Venere, in dosi eccessive, può indurre allucinazioni ottiche, eccitazione mentale e reazioni psichedeliche [tratto da Dizionario ragionato di erboristeria e di fitoterapia, di A. Bruni, M, Nicoletti].

Inoltre, i peli ghiandolari del fusto della Scarpetta di Venere possono creare irritazione a livello cutaneo.

Curiosità

Gli Indiani d'America usavano il rizoma contro le malattie nervose e per calmare il mal di testa.