Lo Spettacolo della Natura

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Rosalia alpina 📸 : una specie rara

2020-01-18 13:16:37

La Rosalia alpina è uno dei coleotteri piú belli e piú grandi d’Europa, ma è anche uno dei piú rari perché per riprodursi necessita di condizioni particolari che scarseggiano nei boschi. 

Vive nelle faggete che nell’Europa centrale non sono né rare né minacciate. Ma affinché le sue larve possano svilupparsi, Rosalia alpina deve disporre per diversi anni di legno morto in piedi di faggio esposto al sole. Ma i luoghi dove cresce questa specie in Svizzera sono anche abitati da tempo da gente che utilizza in modo intensivo il bosco.

La Rosalia alpina non si chiama cosí perché esiste soltanto nelle Alpi ma perché il primo coleottero che Charles de Linné ha incontrato e descritto nella sua “Sistema naturae” del 1758 era una nuova specie che proviene dalle Alpi.

Johann Jakob Scheuchzer aveva scoperto questo coleottero in Svizzera il 12 luglio 1793 nel Taminatal (SG) tra Valens e Vättis.

La superficie di diffusione della Rosalia alpina va dalla Spagna e dall’Europa centrale alla Siria, al Caucaso, al sud degli Urali ed alla Bielorussia. In Europa questa specie è soprattutto presente nelle montagne dei Pirenei, delle Alpi, degli Appennini, dei Carpazi e dei Balcani. Ma si trova anche in pianura. In Europa l’attuale limite settentrionale del suo areale passa per la Francia, sud della Germania, Austria, Repubblica Ceca e Polonia.

Questo insetto di dimensioni variabili da 14 a 38 mm, non può essere confuso con nessun altro. Il corpo e le elitre sono da grigio-blu a blu chiaro. Le elitre, bordate di chiaro, sono chiazzate di nero. La dimensione e la forma di queste chiazze scure sono variabili; quelle del centro sono generalmente riunite in una banda trasversale. La configurazione delle macchie permette di distinguere gli individui gli uni dagli altri. Anche le lunghe antenne, che portano ciuffi di peli neri, hanno un aspetto caratteristico.

I sessi sono facilmente riconoscibili dalle antenne e dalle mandibole: le antenne delle femmine sono appena piú lunghe del corpo mentre quelle dei maschi sono quasi due volte piú grandi. Inoltre, le loro mandibole sono piú larghe e presentano una spina sulla parte esterna.

Nonostante i suoi colori abbastanza evidenti, la Rosalia alpina si mimetizza facilmente sulla corteccia grigio chiaro dei faggi.

Collocati sulla corteccia fessurata di un tronco secco e posto in pieno sole, difendono il loro territorio contro l’arrivo di eventuali rivali. Dopo la copulazione, il maschio trattiene la femmina per qualche tempo sotto la sua sorveglianza.

Al momento della deposizione, la femmina manda le antenne verso la parte posteriore del proprio corpo. Essa può deporre le uova anche all’interno di tronchi cavi, dove il legno è parzialmente decomposto. La femmina verifica se il substrato di deposizione delle uova è adeguato sondando la superfici del tronco con i suoi organi sensoriali orali e con il suo ovopositore. Essa deve trovare fessure o anfratti asciutti dove deporre le uova, l’uno accanto all’altro, con l’aiuto del suo piccolo ovopositore. Sceglie di preferenza una parte esposta al sole, sito piú idoneo tanto alla deposizione delle uova che allo sviluppo delle larve.


Questi insetti si alimentano del fogliame delle chiome e della linfa che scorre negli alberi; ma anche di ciliegie mature.


Possono volare fino ad un chilometro (Gatter 1997) e la durata della loro vita è di alcune settimane.