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RAPONZOLO DI ROCCIA: caratteristiche, habitat, proprietà terapeutiche, curiosità e utilizzi in cucina ✍

2020-03-15 16:05:25

La "Physoplexis comosa" è una PIANTA RARA endemica delle Alpi Meridionali, cresce nelle fessure umide e ombrose delle rocce calcaree e dolomitiche leggermente umide, dal livello dei grandi laghi a 2.700 m di altitudine.

Caratteristiche e Habitat 

Le decorative infiorescenze sono formate da fiori di colore violetto bruscamenti ristretti verso l'alto.

Abita esclusivamente le fessure umide delle pareti rocciose calcaree sulle quali fiorisce tra luglio ed agosto.

Pianta a fusto
prostrato ascendente, erbaceo, alto fino a 15 cm, con foglie basali, ovali o reniformi, dentate grossolanamente.

È provvista di radice fusiforme carnosa, che si spezza quando si cerchi di estrarre la pianta, perché difficilmente estraibile dalla roccia.

Specie di grande effetto e di aspetto curioso, è meglio lasciarla dove è nata e cresciuta.

In Italia è presente dalla Lombardia al Friuli. La distribuzione regionale si estende su quasi tutte le aree montuose del Friuli, con una lacuna nelle Alpi Carniche centro-settentrionali.

Etimologia 

Il nome scientifico è Physoplexis comosa, dove il generico deriva dal greco "Physoplexis", riferendosi all’infiorescenza e significa bolla dai capelli lunghi, arruffati, intrecciati; mentre il nome specifico "comosa", dal latino "coma"(chioma), si riferisce anch'esso alla forma dell'infiorescenza.

Il nome comune "Raponzolo" fa riferimento invece alla forma della radice della pianta, simile a una piccola rapa.

Curiosità 

Un aspetto davvero affascinante di questa pianta alpina è la dispersione dei semi che avviene tramite il vento (essendo molto piccoli e leggeri) o grazie al trasporto degli insetti, soprattutto formiche, a dimostrazione della straordinaria simbiosi tra i due esseri viventi.

Proprietà Terapeutiche 

Grazie alle sue proprietà nutrizionali, questa pianta è rinomata anche per alcuni importanti effetti terapeutici:

L’inulina, presente soprattutto nelle radici, è tra i lassativi più efficaci, oltre a favorire in generale il processo digestivo.

Inoltre, insieme alla vitamina C, ha una buona efficacia diuretica e rinfrescante.

A foglie e fiori di questa pianta sono associate anche proprietà antinfiammatorie e antisettiche. Utilizzate per preparare un infuso, aiutano a realizzare un colluttorio naturale contro il mal di gola e altre affezioni del cavo orale.

La radice non contiene amido. Per questo si tratta di un alimento consigliato anche a chi soffre di diabete. Prima di utilizzarla in cucina, è necessario pulirla con accuratezza raschiandola con l’ausilio di un coltellino.

Utilizzi in cucina 

Le radici possono essere adoperate come ingrediente per la preparazione di un risotto.

Ingredienti:

-200 gr di radici di raponzolo

-1 scalogno

-500 gr di riso arborio

-250 ml di brodo di verdura

-1 bicchiere di vino bianco secco

Preparazione

Dopo aver preparato un soffritto con olio extravergine di oliva e lo scalogno tagliato sottile, aggiungete le radici lavate e tagliate a cubetti. Trascorso qualche minuto, unite il riso e sfumate con vino bianco. Versate il brodo per procedere con la cottura.

Il Raperonzolo può essere consumato anche crudo utilizzando le foglie. Si possono, infatti, aggiungere come ingrediente all’insalata dopo averle tritate.
Occorre comunque tener presente il loro particolare sapore amarognolo quando le si utilizza all’interno di una misticanza.

Le radici possono essere consumate cotte. Rivelano un caratteristico sapore dolce e delicato che ricorda vagamente quello delle nocciole.