Lo Spettacolo della Natura

Founder Starter

OLEANDRI (Foto mie all'interno) 📸 : etimologia, caratteristiche, significati ed avvertenze✍

2020-07-25 08:15:20

L’Oleandro, il cui nome scientifico è "Nerium Oleander", è un arbusto sempreverde appartenente alla famiglia delle Apocynaceae. Si ipotizza che sia originario dell’Asia, ma attualmente si trova spontaneo in tutto il bacino del Mediterraneo.

Etimologia 


Il nome scientifico "Nerium Oleander" deriva dal greco "neos" (= acqua) in riferimento alla predilezione di questo arbusto per i terreni umidi, caratteristica che gli consente di crescere spontaneamente lungo i corsi d'acqua (non a caso io ho trovato questi Oleandri alle terme di Bagnaccio a Viterbo!).

Caratteristiche 


Produce Fiori di una colorazione che varia dal bianco al rosa, dal rosso al porpora, dal crema al giallo.

Fiorisce da maggio fino alla fine di ottobre.

Secondo una leggenda medievale è proprio l'Oleandro ad essere germogliato dal bastone di San Giuseppe, chiamato "Mazza di San Giuseppe". Proprio per questo motivo, era considerato SIMBOLO DI BUON AUGURIO.

Le lunghe foglie affilate di color verde intenso, disposte a gruppi di tre, SIMBOLEGGIANO, sin dall'antichità, "l’AROMONIA DELL'UNIVERSO".

Nel vocabolario ottocentesco d’amore l’Oleandro rappresenta la BALDANZA (ossia la disinvolta fiducia in sé stessi e nella fortuna; la spavalderia o presunzione dei giovani), simbologia legata alla cultura greca, che considerava l'arbusto sotto la protezione della dea Afrodite.

In Toscana e Sicilia si coprivano i morti con i fiori di Oleandro, che pertanto assumevano una VALENZA FUNERARIA.
C’è chi sostiene che questo cambiamento di significato sia dovuto alla scoperta della sua velenosità.

Pitagora sosteneva rappresentasse "l’Esistenza nella quale l’Immutevole ed il Mutevole sono congiunti".

Nel linguaggio dei fiori, è attualmente SIMBOLO dell'OBLIO e della DIFFIDENZA. 


Regalare fiori di Oleandro equivale a dire: “Ti ho dimenticato”.


Avvertenze


La pianta, nella sua interezza (ad esclusione dei fiori), è VELENOSA.

La storia narra che anche alcuni soldati delle truppe napoleoniche morirono dopo averne utilizzato i rami come spiedo per la cottura della carne.

Plinio ci informa che l’Oleandro ha la capacità di uccidere i serpenti e, se accostato agli animali selvatici, causa loro un intorpidimento.


Se la si ingerisce si manifestano sintomi come tachicardia, disturbi gastrici e disturbi del sistema nervoso centrale.


L’assunzione può portare perfino alla morte!

È quindi opportuno e consigliabile lavarsi accuratamente le mani dopo aver toccato qualunque parte della pianta!