Lo Spettacolo della Natura

Founder Starter

Il Partenio (Tanacetum parthenium) ✍ (Foto mia) 📷

2021-07-28 08:01:02

È una pianta della famiglia delle Compositae.  In Italia è conosciuta anche con i nomi di Amarella, Amareggiola, Matricale, Maresina ed Erba Marga.


DESCRIZIONE 

La pianta ha un fusto eretto e pubescente e può raggiungere anche i 70 centimetri di altezza.

Le foglie sono dotate di picciolo ed i fiori sono simili alle margheritine.

ETIMOLOGIA

Conosciuto anche come "Piretro" dal termine greco "piros", cioè "fuoco", in riferimento al sapore piccante della radice.

“Tanacetum” deriva dal greco “akéomai” che significa “guarisco” e da “tànaos” “lungo”, ma alcuni ne ricavano l’etimologia dalla parola “Athanasia” ovvero “Immortalitàad indicare la notevole durata dei fiori una volta recisi dalla pianta. Mentre “Partenio” trova origine da “pàrthenos” ossia “faciulla/vergine”; figlia di Apollo, morta prematuramente e trasformata dal dio in costellazione. Nome che si usava in modo generico per indicare i fiori delle matricarie.

Si tratta di una pianta ben nota sin dall'antichità. Si ritiene venga citata già dal Dioscoride (I sec. a.C.) il quale la suggeriva per molti disturbi tra cui, in particolare, quelli caratterizzati da “calore” (infiammazione), mentre Plinio nel 79 d.C. la consigliava come cura contro le vertigini.

HABITAT

Cresce spontaneamente preferendo i campi incolti e i luoghi abbandonati.

COLTIVAZIONE 

Si può coltivare per uso erboristico disponendolo a file, in solchi non troppo vicini, perché altrimenti si perdono parte dei principi attivi della pianta.

Si adatta a tutti i tipi di terriccio anche quelli sassosi.  

PROPRIETÀ

Nella fitoterapia moderna, il Partenio è principalmente usato nella prevenzione e nella cura dell’emicrania e dei dolori mestruali.

Ha proprietà curative su emicrania, stati infiammatori, convulsioni ed ha effetti benefici su fegato e apparato digerente.

Nella medicina tradizionale è stato usato come aiutante per l’espulsione della placenta.

UTILIZZI

Con il Partenio si possono per preparare macerati e infusi contro gli insetti dannosi.

In cosmetica viene usato come ingrediente purificante e lenitivo nella formulazione di colluttori.
In cucina si utilizza soprattutto per preparare minestroni di verdure e zuppe in genere, frittate aromatiche ed inoltre si aggiunge alle pietanze di carni grasse

CONTROINDICAZIONI

Possono comparire dermatiti allergiche ed ulcerazioni delle mucose (a contatto con la pianta fresca e in soggetti predisposti), vomito, diarrea, cefalea, insonnia.

Evitare in caso di gastrite, ulcera, ipersensibilità.

Non utilizzare in gravidanza e in allattamento.

Da non confondere con il Tanaceto (Tanacetum vulgare, sin. Chrysanthemum vulgare), i cui fiori erano utilizzati nella medicina popolare come rimedio antielmintico, oggi abbandonato per la presenza di un olio essenziale ricco di tuione, neurotossico ed abortivo.

È controindicato in caso di assunzione di farmaci serotoninergici (per esempio antidepressivi).

Non somministrare a chi è allergico alle composite.

SIMBOLOGIA

I rametti di Partenio, venivano messi nelle bare dei defunti, come simbolo di garanzia dell’immortalità dell’anima

Nel linguaggio dei fiori, significa AFFETTO e CALORE.