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FIORE DI CAPPERO, definito l'Orchidea del Mediterraneo per la bellezza ornamentale!
Appartiene alla famiglia delle Capparidacee, di oltre 250 specie, ma le piĆ¹ comuni in ITALIA sono DUE: UNA HA LE SPINE e si trova soprattutto in Lazio, Toscana, Liguria, Sicilia, Calabria e Puglia, mentre L'ALTRA NE Ć PRIVA e vegeta in tutte le regioni. Ama i terreni aridi, asciutti e soleggiati.
Caratteristiche
Le radici della pianta di Cappero sono forti e fittonanti e riescono ad infilarsi negli interstizi delle pietre.
L'arbusto è perenne, ma in inverno riposa e riprende il suo ciclo di fioritura e fruttificazione in primavera ed estate.
Il fiore del cappero è formato da quattro sepali verdi e quattro petali bianchi (o bianco rosati), con al centro tanti stami rosso violacei. Spesso lo si intravede nelle crepe dei muri, dove trova le condizioni ideali al suo sviluppo: calore, acqua in profondità e nessun ristagno.
Il bocciolo, ancora chiuso, quello che noi conosciamo come cappero, contiene la maggior parte delle proprietà aromatiche e medicinali.
Il frutto della pianta, il cucungio, è una capsula verde che una volta raggiunta la maturità si fende lasciando uscire i semi.
Utilizzo in Cucina
In campo culinario sono molto noti e diffusi i boccioli del cappero, ossia i capperi, che hanno una forma tonda e sono più buoni se più piccoli. Il cappero ha un sapore amarognolo e non conferisce alcun aroma alle pietanze. Invece, dopo il trattamento(sott'olio, sotto sale o sott'aceto), i capperi diventano aciduli e un po' piccanti, molto gustosi. In genere si possono iniziare a consumare dopo una conservazione di almeno un mese, dopo una prima fase in cui devono essere rimescolati per almeno una settimana. I capperi più rinomati sono quelli di Pantelleria, che sono stati insigniti del marchio IGP (indicazione geografica protetta).
Anche i fiori a volte si mangiano, fritti in pastella.
Molto apprezzato nella cucina internazionale, grazie alla sua forma particolarmente caratteristica è il frutto di cappero, il cucungio, conservato sottāolio, sotto sale o sottāaceto.
È ideale gustato come aperitivo e stuzzichino da finger food. Ottimo anche per farcire tartine, insaporire insalate e decorare piatti di carne e pesce.
Coltivazione
Coltivare la pianta del Cappero non è difficile: si possono usare dei vasi di terracotta, meglio se lunghi e stretti. Al loro interno deve essere messo un terriccio molto drenante, perchè il cappero teme i ristagni idrici. Infatti questa pianta ha bisogno di acqua, ma che defluisca via dalle sue radici il più rapidamente possibile.
Si mette sul fondo di terriccio la radice, e poi si ricopre fino a lasciare il colletto della pianta fuori. Questa operazione dovrebbe essere compiuta tra gennaio e febbraio, quando la pianta è in fase vegetativa.
Si copre il terreno con un sottile strato di pacciamatura e si colloca il vaso in una zona soleggiata.
A primavera spunteranno le prime piantine; volendo si possono lasciare anche sbocciare i fiori di cappero a puro scopo ornamentale.
Proprietà
I capperi hanno proprietà diuretiche, proteggono i vasi sanguigni, e sono ricchi di sali minerali.
In erboristeria si usa la corteccia della radice per curare le allergie e aiutare la digestione.
Gli oli essenziali sono utilizzati per i massaggi.
Il decotto della radice del cappero veniva utilizzato per lavare piaghe e ulcere.
Un tempo i medici usavano la scorza della radice come diuretica, astringente ed antispasmodica.