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BUCANEVE, denominato anche STELLA DEL MATTINO: il Fiore della Vita e della Speranza! ✍

2020-04-07 10:38:43

Il Bucaneve è una pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle Amarillidacee. Il fiore, di tre petali, è di un colore bianco delicato con sfumature interne di verde e color crema.

Etimologia

Il nome scientifico del Bucaneve è Galanthus nivalis: dal greco "gala" che significa latte e "anthos" che significa fiore; mentre l’aggettivo "nivalis"(che deriva dal latino) si traduce in “come la neve”.

Il Bucaneve è denominato anche “Stella del Mattino” proprio perché è il primo fiore che spunta alla fine dell’inverno quando, spesso, la terra è ancora ricoperta da un sottile strato di neve.

Nella religione cristiana appare anche il nome “Campana della Candelora”, ma viene chiamato anche “Fiore della Chiesa” o “Fiore della purificazione”. Infatti, in occasione della festa della Candelora che cade il 2 febbraio di ogni anno, gli altari vengono adornati con i fiori di Bucaneve.

Dove cresce

Lo troviamo per lo più nei sottoboschi del nostro Paese, sopratutto nella zona settentrionale fino a oltre 1000 metri di quota.

Cresce anche nei prati e nelle zone ricche di cespugli, purchè si tratti sempre di habitat all’ombra.

Caratteristiche

Il bucaneve ha un fusto eretto e delle foglie molto carnose. Ogni stelo produce un solo fiore di colore bianco, con tre petali interni sfumati di verde e color crema. Dal momento che queste piante nascono in piccoli gruppi, non è raro notare delle grosse macchie colorate sui prati.

Il fiore si presenta con la caratteristica forma a campana e non è grande più di 3 cm

La pianta non supera generalmente i 20 centimetri di altezza, mentre ad esempio nelle varietà che crescono in Asia se ne trovano di più alti.

Quando sboccia il bucaneve?

La fioritura si può avvistare già dalla fine di gennaio e l’inizio di febbraio a marzo, per lo meno al Nord Italia. Generalmente coincide con il periodo in cui si possono avvistare anche i crocus, le primule, gli ellebori e le viole.

Coltivazione

Il bucaneve è una pianta adatta anche a chi non ha il pollice verde. Facile da coltivare, richiede poche cure ed è in grado di arricchire i nostri giardini al termine della stagione invernale.

Uno dei primi fattori da considerare per una buona riuscita della coltivazione del bucaneve, è proprio il clima. Scegliete un luogo ombreggiato e fresco, tenendo conto che il bucaneve necessita di temperature basse. I raggi del sole devono raggiungere la pianta per poche ore al giorno.

Rispetto al tipo di terreno non vi sono invece particolari esigenze, anche se un terriccio ricco sarà ben gradito.

Per la messa a dimora procedete all’inizio dell’autunno. Potete scegliere se coltivarlo in vaso, mettendo un piccolo gruppo di bulbi, oppure in giardino.

Dovete scavare delle buche che siano profonde il doppio del loro diametro

Nella quantità di bulbi da inserire, cercate di regolarvi senza eccedere nè in un verso nè nell’altro. Troppe piantine messe insieme rischiano di creare solo problemi con la crescita.

Durante la fase del riposo vegetativo il bucaneve si accontenta dell’acqua delle piogge. Fate però attenzione, perchè se la stagione s rivela abbastanza secca, sarà necessario intervenire innaffiando manualmente.

Dalla primavera in poi procedete sempre con irrigazioni regolari per ottenere una bella fioritura. Tuttavia questo non significa esagerare e creare ristagni idrici. Quindi controllate sempre che tra un’operazione e l’altra il terreno nel frattempo si sia asciugato.

Significato

Il fiore del bucaneve viene associato al passaggio dall’oscurità invernale alla serenità primaverile. Diventa quindi un simbolo di speranza per il futuro e di purezza.

Nel linguaggio dei fiori, oltre al significato di vita e speranza, assumono anche quello di virtù , ottimismo e simpatia. Per questo motivo vengono usati anche durante le celebrazioni nuziali.

La religione cristiana ha associato invece a questa pianta diversi significati, tanto da essere noto anche come fiore della purificazione o campana della Candelora. Non a caso in chiesa si usa addobbare l’altare con il bucaneve nel giorno del 2 febbraio, appunto quello della Candelora.

Leggende

Una leggenda narra che, quando Adamo e Eva furono cacciati dal Paradiso, vagarono per una terra brulla, buia e fredda, fino a quando un angelo impietosito dal dolore di Eva, soffiò dei fiocchi di neve che si trasformarono in fiori appena toccarono terra. Quei fiori quindi diedero speranza alla donna. Da questa leggenda nacque il mito del Bucaneve come simbolo di vita e speranza.

Fu proprio il soffio di un angelo che trasformò i fiocchi di neve in graziosi fiori a forma di campana. Quel fiore divenne quindi il simbolo della consolazione e di una nuova primavera di speranza.

In tempi passati il Bucaneve è stato considerato un fiore portatore di sventure

La sua forma a campana che si inarca verso il basso, l’insolito periodo di fioritura e la vicinanza al suolo hanno fatto sì, che in tempi non lontani, questo fiore venisse considerato, secondo la tradizione popolare, foriero di sfortuna e disastri.

In terra moldava si racconta invece che la primavera, incarnata da una donna possente e bella, si ferì ad un dito e alcune gocce di sangue caddero sulla neve. Proprio lì nacquero i primi bucaneve che portarono con sè anche la primavera.

Proprietà

In passato si è erroneamente ritenuto che questo fiore avesse benefici curativi


Se ne parla ad esempio tra i versi dell’Odissea, quando viene descritta come l’erba magica che curò Ulisse contro i sintomi del veleno di Circe.

Successivamente i primi studi confermarono al contrario la tossicità dei bulbi se ingeriti


Tuttavia si è visto che la pianta contiene un principio attivo, la galantamina, che oggi ritroviamo in alcuni farmaci impiegati per combattere Alzheimer, distrofia muscolare e sclerosi multipla.

In ogni caso, il bucaneve non è assolutamente da considerarsi un rimedio naturale!