Resident Evil 3 per PC, la recensione
Dopo il clamoroso remake del secondo capitolo, Capcom ci accompagna di nuovo a Raccoon City per una nuova avventura: ecco la recensione di Resident Evil 3 per PC
La recensione di Resident Evil 3 per PC è una nuova occasione per riflettere sul grande fascino dei remake: produzioni che partono dall'esperienza originale, con tutto il suo carico emozionale e nostalgico, e la rivoluzionano sotto ogni aspetto, ridisegnandone non solo il comparto tecnico ma anche la direzione artistica sulla base delle soluzioni più moderne ed efficaci.
Da questo punto di vista, i primi venti minuti di gioco sono assolutamente fuori scala: una girandola di emozioni che prima richiama furbescamente le atmosfere di Resident Evil 7 biohazard, poi colpisce con la potenza dirompente di Nemesis e ci coinvolge in una cavalcata visivamente straordinaria, dal taglio cinematografico, che miscela insieme sequenze in-game e cutscene come solo i migliori action adventure sanno fare.
Partito a mille, il titolo Capcom fa rifiatare solo quando entrano in scena Carlos Oliveira e i suoi compagni dell'UBCS, l'unità di mercenari che la Umbrella Corporation ha dispiegato fra le strade di Raccoon City nella vana speranza che potessero contenere l'incidente che ha trasformato la città in uno scenario da incubo, con centinaia e centinaia di zombie affamati di carne viva. Nei panni della bella e coraggiosa, Jill Valentine, dovremo cercare di aiutare loro e noi stessi a trovare una via d'uscita.