Lorenzo Piazza

IL MONDO STA CAMBIANDO!

2019-05-11 15:30:57

Stiamo andando verso nuove direzioni.....

E proprio così 

Alla faccia di chi vede tutto nero e anche, purtroppo, di una classe politica che a tutti i livelli si rivela quasi sempre inadeguata o a volte anche indifferente nel sostenere tali cambiamenti.
Ebbene un’iniziativa per certi versi simile, ma che lancia il suo sguardo a livello planetario su un campione di una decina di nazioni, è quella partita quattro anni fa dallo scrittore-ambientalista francese Cyril Dion. Sconvolto dalla angosciante lettura di uno studio, pubblicato su Nature e ripreso in Francia da Le Monde e Le Figaro, di 22 scienziati appartenenti a 15 grandi centri di ricerca mondiali secondo cui nel 2100 potrebbe scomparire una parte importante dell’umanità, decise di non rassegnarsi al pessimismo, iniziando un viaggio in 10 Paesi e raccogliendo storie di persone che hanno affrontato e affrontano, in modo molto concreto e spesso innovativo, sfide per cambiare il nostro domani.

Verso nuovi orizzonti

Da questo lavoro oggi è nato un libro, best-seller in Francia, e un film: «Domani. Un nuovo mondo in cammino» , realizzato con l’attrice e regista Mélanie Laurent (già scelta da Tarantino per «Bastardi senza gloria») e distribuito in Italia, da inizio ottobre, dalla Lucky Red. Un film da vedere, che ha solo sfiorato le sale italiane ma che, invece, è stato proiettato in molte scuole. Infatti, grazie alla sensibilità di una casa di produzione/distribuzione davvero diversa dalle altre (sua la distribuzione nel 2001 del bellissimo «Il popolo migratore»), viene proposto alle scuole per percorsi didattici trasversali, con il supporto di materiale di approfondimento (per organizzare proiezioni scolastiche o per centri e associazioni culturali, si può contattare il numero 800050662 o scrivere a [email protected]).
Il viaggio di Dion e Laurent — un viaggio nel mondo di oggi, là dove esistono iniziative e progetti che cambieranno il mondo di domani — è stato lungo e complesso: dagli «incredibili commestibili» di Todmorden (Regno Unito, 15 mila abitanti, la prima città che nel 2018 diverrà autosufficiente nella produzione di frutta e verdura) agli abitanti e amministratori di Copenhagen, dove la politica verso trasporti ecosostenibili è molto avanzata. Dal team della Bristol Pound, il movimento per l’agricoltura urbana di Detroit, ai membri della rete «Balle» (Business Alliance for Local Living Economies) e ai partecipanti alla «rivoluzione delle pentole e delle padelle» in Islanda (il movimento nato nel 2009 dopo il crack finanziario, con l’obiettivo di cambiare la costituzione e l’organizzazione economica del Paese), dove i bambini a scuola imparano anche a gestire le risorse naturali.
Ma come si fa, in un mondo dove i governi delle potenze mondiali ancora cincischiano e dove il consumo di risorse ambientali di un americano o di un occidentale è da 8 a 14 volte maggiore rispetto a quello di un abitante del Bangladesh, a far cambiare il modello di vita alle persone? Informandole, partendo proprio dal basso e coinvolgendole, senza spaventarle. Dimostrando poi che il cambiamento non solo è possibile, ma in molti casi è anche divertente e spesso conveniente, dal punto di vista economico e del miglioramento della qualità della vita. Ed è quello che il libro e il film «Domani» tentano di fare.