E ORA DI CAMBIARE!!!!!!!!

CHE VERGOGNA!!!!!!! 

Non parlo di una ribellione violenta, sanguinosa. Parlo di una ribellione che metta in discussione lo status quo: rifiutiamo le condizioni di lavoro che non ci vanno bene, che reputiamo degradanti.

L’ho già scritto: io sotto un certo livello non accetto più nulla.

E’ una guerra di nervi, perché essere disoccupati fa entrare in un tunnel di disperazione che ci porta ad accettare qualsiasi cosa. 

In sostanza, più passa il tempo in cui non lavoriamo, più abbassiamo le nostre pretese. E così diventiamo schiavi del sistema, marionette che dicono sempre SI’pur di uscire da una condizione di cui proviamo VERGOGNA.

Finché ci sarà qualcuno disposto a lavorare gratis o sottopagato, questa situazione non cambierà. E quelli che si piegano a queste logiche (l’ho fatto anch’io in passato) sono colpevoli tanto quanto i nostri governanti e gli sfruttatori.

Perché noi abbiamo messo in vendita la nostra dignità, e nemmeno a caro prezzo.

Se TUTTI NOI, in massa, rifiutassimo di lavorare per 500 euro al mese, le cose cambierebbero. Ne sono sicuro.

E allora, per una volta, cerchiamo di essere uniti, di trovare nel nostro sconforto le motivazioni per far cambiare le cose.

Smettiamola di pensare solo a noi stessi: siamo tantissimi ad essere disoccupati, o a vivere di lavoretti che non permettono di costruirsi un futuro. E i pochi che riescono a galleggiare non possono sentirsi realizzati in un sistema che, spesso, premia a casaccio e di cui rappresentano le eccezioni.

Smettiamola di guardare solo il nostro orticello. Il contratto a tempo indeterminato di uno, o la crescita di occupazione a percentuali irrisorie, sono medaglie solo per chi fa campagne elettorali. Per noi, giovani e meno giovani, che cerchiamo l’uscita dal labirinto, sono solo barzellette.

Il futuro è nostro.
Quando quelli che si sono mangiati tutto saranno morti, ci saremo solo noi.

Cogliamo l’occasione per cambiare.