Il mito di Apollo e Dafne, da Ovidio al Bernini
Apollo e Dafne è uno dei miti greci più celebre. Esso è narrato da diversi autori, soprattutto (e per quanto ci riguarda) dal poeta Ovidio in quella che può essere definita una pietra miliare della mitologia classica, ossia ne "Le Metamorfosi". Il mito ispirò lo scultore Bernini, la cui opera..
Il racconto (da Le metamorfosi)
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Apollo e Dafne
Titolo dell'episodio: Apollo e Dafne
Dopo aver ucciso il serpente Pitone, Apollo si sentì particolarmente fiero di sé, perciò si vantò della sua impresa con Cupido, dio dell’Amore, sorridendo del fatto che anche lui portasse arco e frecce, ed affermando che quelle non sembravano armi adatte a lui. Cupido indignato, decise allora di vendicarsi: colpì il dio con la freccia d’oro che faceva innamorare, e la ninfa, di cui sapeva che Apollo si sarebbe invaghito, con la freccia di piombo che faceva rifuggire l’amore, per dimostrare al dio di cosa fosse capace il suo arco. Apollo, non appena vide la ninfa chiamata Dafne, figlia del dio-fiume Peneo, se ne innamorò. Tuttavia, se già prima la fanciulla aveva rifiutato l’amore, dedicandosi piuttosto alla caccia come seguace di Diana, essendo stata colpita dalla freccia di piombo di Cupido, quando vide il dio, cominciò a fuggire. Apollo iniziò allora ad inseguirla, elencandole i suoi poteri per convincerla a fermarsi, ma la ninfa continuò a correre, finché, ormai quasi sfinita, non giunse presso il fiume Peneo, e chiese al padre di aiutarla facendo dissolvere la sua forma. Dafne si trasformò così in albero d’alloro prima che il dio riuscisse ad averla, egli, tuttavia, decise di rendere questa pianta sempreverde e di considerarla a lui sacra: con questa avrebbe ornato la sua chioma, la cetra e la faretra; ed inoltre, d’alloro sarebbero stati incoronati in seguito i vincitori e i condottieri.
Per approfondimenti: http://www.iconos.it/le-metamorfosi-di-ovidio/libro-i/apollo-e-dafne/
L'opera del Bernini
iamo nei primi venti anni del ‘600.
Gian Lorenzo Bernini è ancora un giovanissimo artista.
Pensa che ha poco più di 20 anni e – nonostante ciò – c’è voluto davvero pochissimo per farsi notare dal cardinale Scipione Caffarelli-Borghese.
Quest’ultimo infatti è un grandissimo amante dell’arte.
Ha capito fin da subito che il ragazzo ha un talento fuori dal comune e non può farselo sfuggire.
Così inizia a metterlo alla prova commissionandogli sculture di ogni genere.
E questo che cosa c’entra con la statua di Apollo e Dafne di Bernini?
Ora te lo spiego.
Questa scultura (legata ad un celebre ed antico racconto greco) è stata realizzata nel 1622.
Si tratta dell’ultimo incarico che il cardinale Scipione ordina al giovanissimo Gian Lorenzo.
E l’artista, pieno di energie comincia a lavorare sulla rappresentazione di Apollo e Dafni nell’agosto del 1622.
Si concentra al 100% su questa scultura e non si concede nemmeno un attimo di pausa.
Vuole ottenere un risultato perfetto e senza precedenti....continua su: https://www.arteworld.it/apollo-e-dafne-gian-lorenzo-bernini-descrizione/