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Voglio chieder perdono
Voglio chieder perdono a mio marito,/ al figlio, all’amico ed all’amica,/ perché giammai di me poi non si dica/ che sulla fiamma non ho messo il dito./ Un rosario di sbagli accusatori/ non serve a rimediare ad una vita,/ ma riapre ogni grano una ferita,/ disagi provocando e rossori./ (...)
[Immagini offuscate riflettono spesso ricordi offuscati e dolorosi. Per questo dobbiamo sempre ringraziare il nostro vissuto per essere oggi nitidi e migliori. G.B.]
Voglio chieder perdono a mio marito,
al figlio, all’amico ed all’amica,
perché giammai di me poi non si dica
che sulla fiamma non ho messo il dito.
Un rosario di sbagli accusatori
non serve a rimediare ad una vita,
ma riapre ogni grano una ferita,
disagi provocando e rossori.
Mi cerco qualche merito scavando
nella memoria lunga e in quella breve,
ma l’una e l’altra ha coperto la neve,
e giustificazioni non domando.
Coltivo le mie colpe escludendo
chi nemmeno lo vuole il mio perdono
chi non mi accettò come ero e sono,
di amarmi dichiarando ma fingendo.
Nutrendomi e facendomi studiare
meriti attribuendosi importanti,
uniti sol nell’odio, sanguinanti
colpi infliggendo a chi ribellare
non si poteva e doveva subire
e il suo pianto nascondere, infelice,
senza un Orfeo che salvasse Euridice
o almeno ci provasse… e non riuscire.
Milano, 22 dicembre 2018 Lorenza Franco
Fonte: http://www.divinidiversi.it/poesie/l-amore-di-se/voglio-chieder-perdono