da disincanto il panico serpeggia,
rifiuto di saggezza a fortiori,
che dell’inganno il magico corteggia.
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Dell’ineffabile oracolare
vuole Filosofia rifarsi ancella;
subordinando l’agire al pensare,
si ripropone la Buona Novella.
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Oltre il finito c’è solo illusione,
l’oscurantismo di un papa e di sette,
maghe e tarocchi di disperazione,
di droga gli orizzonti e di burlette.
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L’etico problema ormai urgente,
deve decider dell’eutanasia,
di clonazione del già esistente,
di compravendita d’organi e agonia,
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di alimenti transgenici, evitando
che nuovi Gott mit uns facciano stragi,
che il sesso ritualmente mutilando,
si aspettino impossibili Re Magi.
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Questo si chiede alla filosofia,
che Socrate voleva già strumento
di vita buona, priva di utopia,
di fughe da un realistico cimento,
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senza ripieghi su teologie
che donin voluttà di disimpegno,
prone davanti a un divino disegno,
che chiude alla ragione le sue vie.
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Lorenza Franco
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Fonte: http://www.divinidiversi.it/poesie/filosofia-ed-etica-laica/il-ritorno-del-sacro