Loredana Grosso

Credi in te stesso perché tu vali

Loredana Grosso

Credi in te stesso perché tu vali

Come la Fenice possiamo rinascere

2019-12-11 09:26:23

Vivere, morire e poi rinascere per vivere nuovamente con più consapevolezza (continua a leggere)

Il Mito della Fenice

La Fenice, o Araba Fenice, è un uccello della mitologia che rinasce dalle proprie ceneri dopo la morte, questo termine deriva dal greco "Phoìnix" e vuol dire rosso o fuoco per la leggenda della sua rinascita da fiamme purificatrici.

Le prime descrizioni di questo uccello si trovano in Esiodo (poeta greco), Erodoto (storico greco) che nel suo secondo libro delle storie dedicato all'Egitto fornisce una versione del mito e infine a Ovidio (poeta romano) che nelle metamorfosi la ricorda in questo modo:


“Esiste un uccello che da solo si rinnova e si riproduce gli Assiri lo chiamano Fenice non vive di frutti né di erbe ma di lacrime di incenso e di succo di cardamomo. Dopo aver vissuto 500 anni, con le fronde di una quercia si costruisce un nido sulla sommità di una palma, ci ammonticchia cannella, spigonardo e mirra, e ci s'abbandona sopra, morendo, esalando il suo ultimo respiro fra gli aromi. Dal corpo del genitore esce una giovane Fenice, destinata a vivere tanto a lungo quanto il suo predecessore. Una volta cresciuta e divenuta abbastanza forte, solleva dall'albero il nido (la sua propria culla, ed il sepolcro del genitore), e lo porta alla città di Heliopolis in Egitto, dove lo deposita nel tempio del Sole”.


Nel mito Egizio di Eliopoli, città del basso Egitto, si può identificare la Fenice in Bennu, uccello sacro che rappresentava il Ba cioè l'anima del dio Ra, il sole.

La Fenice raggiunta l'età di 500 anni costruisce un nido a forma di uovo fatto di incenso, mirra, sandalo, cannella e altre spezie profumate. Si pone all'interno del nido e si lascia incendiare dai raggi del sole. Dalle sue ceneri, dopo tre giorni, rinasce a una nuova Fenice.

Possiamo essere come lei

La Fenice quindi può simboleggiare la capacità di affrontare con positività le difficoltà, gli ostacoli e le avversità che la vita ci pone durante il nostro cammino cercando di far fiorire e utilizzare le nostre qualità interiori.

Ogni cosa negativa che ci accade spesso ci porta ad avere pensieri pessimisti e atteggiamenti di tensione e rabbia. Il nostro cammino di vita è composto da ostacoli da superare, strade che si diramano in diverse direzioni e quindi scelte. A volte capita di cadere, di farsi male e di soffrire duramente e tutte queste emozioni di sconforto negative ci portano a voler mollare.

Questi fallimenti, di cui ho già parlato in un video motivazionale, possono essere identificati come la morte della Fenice.

Cos’è dunque la rinascita?

Esistono momenti in cui il nostro corpo arde dal dolore e dall’ansia fino a quando non si consuma diventando cenere dentro di noi. 

Il nuovo seme è la comprensione.

Attendere con pazienza il tempo necessario per riflettere, capire, guarire e finalmente rinascere, proseguendo il cammino della vita in modo più consapevole.

Ogni nostro salto evolutivo passerà sempre attraverso la rottura di vecchi schemi facendo a volte molto male, ma necessari per crescere e comprendere appieno la nostra natura, i nostri doni e talenti. La conoscenza di noi stessi e del mondo che ci circonda non è facile e richiede fatica.


Apriti al nuovo, lascia entrare in te la fiamma della conoscenza e non aver paura di migliorarti. Coltiva le opportunità che ti si presentano, scegliendo con coscienza e consapevolezza.


Immagini: canva.compixabay.com

by Loredana Grosso