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Recensione “Il tesoro del Bigatto“

2020-04-25 13:36:07

Il tesoro del Bigatto è un romanzo scritto da Giuseppe Pederiali nel 1980.Costituisce la seconda parte di un'ideale trilogia fantastica, con Le città del diluvio e La Compagnia della Selva Bella.

Il romanzo è ambientato nel 1076, con personaggi storici, realmente esistiti, uniti ad un'ambientazione ricca di elementi fantastici.

I personaggi principali sono l'eremita nonché santo Anselmo da Alberone e il diavolo, che inizialmente cerca di tentarlo sulla Pietra di Bismantova in cui vive l'eremita. Proprio in quel luogo Anselmo viene contattato da Matilde di Canossa, che nel suo castello è in attesa, assieme al papa Gregorio VII, della visita dell'imperatore Enrico IV, per una delicatissima missione diplomatica: l'eremita dovrà recarsi ad Aquileia allo scopo di ottenere l'appoggio del patriarca per il partito papale.

Anselmo scende così dalle montagne e si reca fino al porto fluviale di Brescello, per imbarcarsi su una nave che discende il corso del Po, la Gogamagoga, capitanata da un re-ragazzo di nome Vitige. Tra il suo composito equipaggio spiccano Galaverna, uno strano mendicante che si era già proposto ad Anselmo come compagno di viaggio e sulla cui vera identità il santo nutre sospetti, e una donna di nome Parpaia (farfalla). L'obiettivo della spedizione della Gogamagoga, per contro, è quello di trovare un'enorme zucca, che si dice custodita da un gigantesco bigatto, che, coltivata su larga scala, risolverebbe i problemi di scarsa alimentazione delle classi umili.

Dopo varie vicissitudini, che comprendono l'allontanamento dalla nave, l'imprigionamento di Anselmo a Finale Emilia ad opera del feudatario locale e la fuga grazie alla collaborazione di un topo parlante, l'incontro con l'alchimista Gidnone e col bambino selvaggio Ranìn e la scoperta effettiva della grande zucca e del bigatto, la missione di Anselmo giunge al compimento e viene fatta intuire l'identità di Galaverna.

Chi è Giuseppe Pederiali

Emiliano di nascita e di cultura, opera nei suoi romanzi un felice impasto tra le fantastiche metamorfosi del reale e i terrestri incantesimi dell'immaginazione spirituale. La sua narrativa combina abilmente la semplicità dell'avventura e l'ambiguità della metafora. Prima di dedicarsi soltanto alla narrativa, ha fatto molti mestieri, dal marinaio al programmatore di computer, al giornalista. Da quelle esperienze sono nati i romanzi Marinai e Il lato A della vita. Di grande successo la trilogia fantastica formata dai romanzi Le città del diluvio, Il tesoro del Bigatto e La Compagnia della Selva Bella. Il tesoro del Bigatto è un long-seller da un milione di copie: dal 1980 continua a essere adottato nelle scuole italiane e venduto in libreria nell'edizione tascabile.

Alla vita e alla vicenda sportiva dell'atleta Dorando Pietri ha dedicato il romanzo Il sogno del maratoneta.

Alcuni suoi romanzi sono ispirati ai fatti della seconda guerra mondiale: Stella di Piazza Giudìa, I ragazzi di Villa Emma, L'amica italiana. Romanzi storici sono Emiliana, Donna di spade e Una donna per l'inverno.

Sotto il titolo Padania felix ha raccolto saggi e interventi giornalistici.

Ha pubblicato, con grande successo, i volumi di racconti L'Osteria della Fola e Il paese delle amanti giocose.

L'ispettore Camilla Cagliostri è la protagonista dei romanzi thriller Camilla nella nebbia, Camilla e i vizi apparenti, Camilla e il Grande Fratello, Camilla e il Rubacuori.

Saltuariamente ha scritto per il cinema e la televisione. Dal romanzo Venivano dalle stelle è stato tratto il film Luci lontane del 1987, diretto da Aurelio Chiesa, prodotto da Claudio Argento, e interpretato da Tomas Milian e Laura Morante. Ha condotto alla Radio Rai la trasmissione I giorni.

Fu anche prolifico autore di fumetti, in particolare per le case editrici Bonelli, Ediperiodici e Edifumetto, spesso utilizzando lo presudonimo di Rubino Ventura.

Sue opere sono tradotte in Germania, Inghilterra, Russia, Francia e Giappone.

La sua ultima opera pubblicata in vita, il romanzo L'amore secondo Nula, è autobiografico e parla del legame affettivo tra lo scrittore emiliano e il suo cane.

È morto il 3 marzo 2013 a Milano a 76 anni all'Ospedale Fatebenefratelli, dopo un mese di coma dovuto a un investimento stradale

Il mio parere

E' un libro scorrevole e leggero, ideale per passare del tempo in serenità. A volte è anche divertente. Mi piace anche l'aspetto storico del testo: adoro la storia ed è bello legge avvenimenti realmente accaduti mischiati ad aspetti più divertenti e leggeri.