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Libri & Scrittura

L’angoscia dell’influenza

2020-10-05 06:37:41

Immaginate di prendere la penna e iniziare a scrivere: era una buia e tempestosa notte di marzo… chi state menzionando? Nella fattispecie, si tratta di R. L. Stevenson e dell’incipit di uno dei capitoli più interessanti del suo famoso romanzo Lo strano caso del Dottor Jekill e Mr. Hide.

Ci sono tanti altri esempi. Nell’immaginare una vicenda narrativa, non è difficile imbatterci in citazioni, o addirittura essere condizionati dalle cose  che abbiamo letto e amato. Penso alle lettrici che adorano la Austen, o ad altri che prediligono Dickens, o Tolkien. Tutto ciò che ci è piaciuto da lettori è probabile che torni quando ci mettiamo a scrivere. Questa è esattamente l’angoscia dell’influenza.

Chi sei: un animale narrativo che ignora tutto ciò che è venuto prima, o scrivi citando consapevolmente? Il termine angoscia sottolinea la difficoltà e la sfida, la possibilità di scelta fra tutto ciò che ci è piaciuto; sapere ti mette angoscia, perché ogni riga che scrivi,  ti porrà il problema di una citazione. In questo gioco sarà importante capire che parte prendiamo, la recitiamo consapevolmente o no?

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