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Libri & Scrittura

"L'uomo invisibile" di Wells

2020-08-19 11:03:55

Un bel testo, a parte tre capitoli noiosi ma necessari per la comprensione della narrazione e il buon proseguimento della lettura.

Trama e breve opinione personale

Fine ‘800. La quiete di Iping, un sonnacchioso villaggio del Sussex, è turbata dall’arrivo alla locanda “Coach and Horses” di un misterioso individuo. Un turista in febbraio in una località del genere è davvero un colpo di fortuna, quindi la proprietaria, la signora Hall, gli assegna con gioia la sua migliore camera. Si tratta però di un cliente ben strano. L’uomo non mostra mai il suo volto a nessuno, anzi copre ossessivamente ogni parte del suo corpo con vestiti, sciarpe, bende, foulard, occhialoni neri e cappello a larghe falde. Non tollera intrusioni in camera sua, non dà confidenza a nessuno e tratta la signora Hall con modi bruschi. A Iping non si parla d’altro che di quel forestiero sfuggente e le illazioni sui motivi che lo inducono a nascondersi il volto impazzano… Un celebre batteriologo riceve la visita di un uomo morbosamente interessato ai bacilli più contagiosi. Lo scienziato mostra con emozione una provetta contenente “un’epidemia” di colera: basterebbe spezzare il vetro e versare il contenuto della provetta nell’acquedotto di una città e “una morte rapida e terribile, dolorosa e degradante si scatenerebbe”. All’ospite del batteriologo brillano gli occhi… 

Il libro parla di uno scienziato pazzo, diventa letteralmente pazzo, che scopre la formula dell'invisibilità. Il protagonsita pensa di avere numerosi vantaggi dall'essere invisibili ma, una volta diventato, si rende conto che ha ben poco di vantaggioso.


A parte tre capitoli noiosi, l'ho trovato avvincente.