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L'arte di Ottenere Ragione

2019-06-30 09:57:28

"L'arte di Ottenere Ragione" è un'opera del filosofo tedesco Schopenhauer.

Descrizione del libro

Schopenhauer mostra come sia possibile attraraverso una comunicazione efficace avere ragione negli argomenti più svariati.

Questi 38 stratagemmi di Schopenhauer rappresentano un utile strumento per trasformare qualsiasi disputa in una vittoria.

Non importa se l'opinione sia giusta o sbagliata, vera o falsa: esistono modi precisi per ribaltare le discussioni e superare dialetticamente chiunque.

Sono precetti di immediata applicabilità, quasi i principi di una scienza, e spaziano dalla nobile disamina delle parole dell'avversario fino ad astuzie retoriche in grado di sgretolare le certezze di chi ci fronteggia: sfruttare i pregiudizi altrui, generalizzare e banalizzare, suscitare nell'avversario la confusione con domande inaspettate o l'ira con affermazioni provocatorie, proporre in tono denigratorio l'opposto della propria tesi al solo scopo di evidenziarne l'assurdità, fino a spingersi all'estremo dello sproloquio privo di senso o dell'offesa diretta, pur di ricacciare indietro l'oppositore.

L'autore

Arthur Schopenhauer è stato un filosofo e aforista tedesco, uno dei maggiori pensatori del XIX secolo, nonché del pensiero occidentale moderno.

Il suo pensiero, articolato in precisi ragionamenti ed in caustici aforismi, recupera alcuni elementi dell'illuminismo, della filosofia di Platone, del romanticismo e del kantismo, fondendoli con la suggestione esercitata dalle dottrine orientali, specialmente quella buddhista ed induista, creando una sua originale concezione filosofica caratterizzata da un forte pessimismo, la quale ebbe una straordinaria influenza, seppur a volte completamente rielaborata, sui filosofi successivi e sulla cultura europea contemporanea e successiva, inserendosi nella corrente delle filosofie della vita.

Nacque il 22 febbraio 1788 a Danzica.

Quando la città passò sotto il controllo prussiano, il padre, ricco banchiere, si trasferì con la famiglia ad Amburgo. Studiò in Francia e Inghilterra, e alla morte del padre, suicida, andò a vivere con la madre a Weimar.

Nel 1813 si ritirò a vita appartata a Jena, per preparare la tesi per l'abilitazione Sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente, tuttavia non ottenne mai la cattedra a Berlino alla quale ambiva.

Nel 1831 si ritirò definitivamente a Francoforte, dove compose tra le altre opere anche la sua ultima, Parerga e paralipomena (1851), e dove morì il 21 settembre 1860.

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