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Editing: la tensione narrativa con le fragilità di un personaggio

2020-12-17 15:01:16

Si può creare tensione anche con le fragilità del personaggio.

«Maurizio decise all’improvviso, preso da una strana sensazione, che sua sorella Flavia dovesse smetterla di frequentare Toni, era sicuro che prima o poi sarebbe successo qualcosa di grave, ne era talmente convinto che quella stessa sera la chiamò e le chiese di incontrarsi il giorno successivo al bar sotto casa della loro madre, era il luogo dove anche da adolescenti andavano per parlare con calma di cose importanti, Flavia accettò subito senza chiedere nulla».

Supponete che pochi mesi prima Maurizio, in un momento di debolezza psichica, avesse confidato a Flavia i dettagli di un segreto di cui vergognarsi, un segreto che riguardava Sabrina e che fu la causa della fine della loro storia, durata cinque anni, anche se lui non aveva raccontato alla moglie tutta la verità.

Possibile cambiamento del testo.

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Maurizio decise all’improvviso, preso da una strana sensazione, che sua sorella Flavia dovesse smetterla di frequentare Toni, era sicuro che prima o poi sarebbe successo qualcosa di grave, ne era talmente convinto che quella stessa sera la chiamò e le chiese di incontrarsi il giorno successivo al bar sotto casa della loro madre, era il luogo dove anche da adolescenti andavano per parlare con calma di cose importanti.

«Di cosa vuoi parlarmi?» chiese Flavia.

«Ti spiego domani…»

«Non vorrai farmi una delle tue filippiche contro Toni, vero?»

«Diciamo che vorrei farti ragionare.»

«No, senti Maurizio, io non ho voglia dei tuoi ragionamenti che mi fanno solo stare male!»

«È per il tuo bene!»

«Il mio bene lo decido io se permetti!»

«Piantala e ascoltami, dimmi dove domani.»

«Io non vengo da nessuna parte! Sento già odore di bruciato!»

«E allora verrò a casa tua!»

«E allora io andrò da Sabrina!»

«Cazzo stai dicendo?»

«Hai sentito bene, tu rompi a me e io mi organizzo di conseguenza». 

Maurizio chiuse bruscamente la telefonata senza salutarla e guardò fisso di fronte a sé per qualche minuto. 

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Sfruttare una fragilità di un personaggio ‒ in questo caso la paura che un segreto possa andare alle orecchie di una persona, cioè Sabrina ‒ vi permetterà di aumentare la tensione narrativa. Inoltre, un dialogo velocizza il ritmo, come se ci si avvicinasse con più velocità al culmine della tensione.

Altro elemento che dovrete considerare è la rivelazione dei pensieri dei personaggi. Esistono casi nei quali potrebbe essere utile comunicarli al lettore, ma nella maggior parte dei casi è meglio celarli. Perché? È un altro dei modi per aumentare la tensione narrativa producendo una nebbia sulle reali intenzioni di un personaggio.

Il testo potrebbe diventare così.

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Maurizio decise all’improvviso, preso da una strana sensazione verso sua sorella Flavia, ne era talmente convinto che quella stessa sera la chiamò e le chiese di incontrarsi il giorno successivo al bar sotto casa della loro madre, era il luogo dove anche da adolescenti andavano per parlare con calma di cose importanti.

«Di cosa vuoi parlarmi?» chiese Flavia.

«Ti spiego domani…»

«Non vorrai farmi una delle tue filippiche contro Toni, vero?»

«Diciamo che vorrei farti ragionare.»

«No, senti Maurizio, io non ho voglia dei tuoi ragionamenti che mi fanno solo stare male!»

«È per il tuo bene!»

«Il mio bene lo decido io se permetti!»

«Piantala e ascoltami, dimmi dove domani.»

«Io non vengo da nessuna parte! Sento già odore di bruciato!»

«E allora verrò a casa tua!»

«E allora io andrò da Sabrina!»

«Cazzo stai dicendo?»

«Hai sentito bene, tu rompi a me e io mi organizzo di conseguenza».

 Maurizio chiuse bruscamente la telefonata senza salutarla e guardò fisso di fronte a sé per qualche minuto.

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Non si palesa la sensazione di Maurizio (il riferimento a Toni e il timore che le possa succedere qualcosa di grave), ma se ne parla in modo vago. Sensazione però che lo costringe a prendere la scelta di voler incontrare la sorella, quanto basta per incuriosire i lettori che a questo punto desiderano capire meglio che cosa gli giri in testa.

Rileggete il testo originario all’inizio dell’articolo. Agendo sulla punteggiatura per il ritmo e mutando alcune frasi con l’inserimento anche di un dialogo, avete così ottenuto una scena molto più efficace per diversi aspetti.