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Consigli di scrittura per pubblicare il tuo libro: il viaggio dell'eroe

2020-07-30 15:15:20

Si può affermare che il viaggio dell'eroe è il 90% del libro, ma come strutturalo bene? Ecco qualche consiglio.

La mia maestra me lo diceva sempre: qualsiasi testo, anche quello descrittivo o del racconto, ha una struttura che comprende tre atti. Il secondo, parte centrale e sviluppo di tutta la storia, come ampiezza è il doppio del primo e del terzo. Nel primo atto, abbiamo la situazione iniziale. In questa situazione il protagonista della storia, l’eroe per l’appunto, riceve la chiamata alla sua missione. Egli è ancora inconsapevole, non sa se accettare o meno la sua missione, e tutta la vicenda non è ancora iniziata. Subentra poi un avvenimento attraverso il quale il protagonista-eroe della storia rompe gli indugi e decide di intraprendere la missione. Di solito nel prendere consapevolezza di sé l’eroe conta sulla figura di un mentore che lo aiuterà a sentirsi gravato della giusta responsabilità.

Esempi

1) Non posso che iniziare con Il signore degli Anelli, uno dei miei libri preferiti. Gandalf ha un ruolo fondamentale per far iniziare l'avventura a Frodo Beggins. Possiamo affermare che il mago è il mentore dello hobit perchè è grazie al suo parlare e alla sua analisi dopo la fine della festa nella Contea che Frodo comprende l’importanza dell’anello, il suo potere e il senso della sua missione.

2) Anche nella Divina Commedia abbiamo un mentore: Virgilio accompagna Dante nell’oltretomba.

3) Questo schema può essere reinterpretato anche in chiave parodistica. La storia di Don Chisciotte della Mancia è uno dei primi casi letterari di parodia del sistema narrativo Il viaggio dell’eroe.

Il protagonista può vincere o perdere la sua sfida, ovvero affronta dei rischi

Ciò avrà grandi influenze sull’arco di trasformazione del nostro personaggio. In alcuni casi, lo scrittore può decidere di far morire il protagonista allo scopo di far comprendere meglio la sua lezione – accade in La bottega dell’antiquario di Charles Dickens, dove ciò è fondamentale per far comprendere quanto la bambina Nella è di più rispetto a chi la circonda e allo stesso tempo, fa cogliere al lettore l’amore che il vecchio ha per lei ma non le sapeva dimostrare.

Una soluzione brillante e possibilmente positiva è molto amata dalla case cinematografiche che non vedono di buon occhio finali tristi o sottotono. Si dice addirittura che anche le storie biografiche, vengano reinterpretate e adattate al viaggio dell’eroe, per diventare raccontabili e coinvolgenti nei confronti dello spettatore, in modo che egli ci si possa riconoscere. Uno scrittore ha senza dubbio maggiore libertà.