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Libri & Scrittura

Consigli di scrittura: creare suspense

2020-10-01 16:14:24

Edgar Allan Poe è il maestro della suspense, quindi leggi un suo libro per prendere spunto. I suoi racconti, raggruppati in varie categorie – del terrore, del grottesco, polizieschi – sono ritenuti dei classici e danno un grande godimento al lettore.

Non solo, sono in grado di fornire numerosi spunti su quali tecniche debba utilizzare uno scrittore per rendere efficaci e memorabili le sue narrazioni.

Edgar Allan Poe è considerato un poeta e non solo uno scrittore, morì giovane in seguito all’abuso di alcol e i suoi incubi da delirium tremens furono tutt’uno con la lucida follia che pervade i suoi racconti. Nel momento in cui ci si inoltra in una qualunque delle pagine di Poe si notano immediatamente quali sono le qualità del grande scrittore: una capacità affabulatoria notevolissima, da difficilis simplicitas, che a noi sembra assolutamente spontanea e naturale, ma in realtà è il risultato di una sopraffine ars retorica, ovvero la capacità di dare al discorso una forma particolarmente elaborata ed esatta.

Il pozzo e il pendolo è uno dei racconti più celebri di Edgar Allan Poe. Fin dall’incipit capiamo la stoffa dello scrittore e si siamo catapultati in un mondo assurdo ma assolutamente verosimile:

Poe era bravissimo nel calarsi nel personaggio, creando da subito quell’atmosfera delirante ma assolutamente realistica; il lettore si trova immediatamente non a compatire ma a vivere la storia. Inoltre era in grado di rendere subito un’atmosfera ben precisa, un’impressione. Notiamo accostamenti assurdi, dove la realtà non è afferrabile con esattezza e appare deformata nei suoi tratti base, come vedere e sentire.

A tutto questo repertorio percettivo deformato, in grado d’impressionare il lettore attraverso sensazioni primitive, Poe somma la lucida razionalità del poeta e dello scrittore. L’intreccio e la suspense sono creati già nell’incipit, in quanto apprendiamo che si stanno raccontando le vicende di un condannato, e sappiamo che in qualche modo che quest’individuo è in grado di raccontarci in un tempo successivo quello che ha vissuto; cosa che ci invita da subito a volerne sapere di più, senza che siamo informati sull’esito della vicenda. Non mancano poi nel proseguo del racconto, dei riferimenti storici “verosimili”, che c’informano che queste memorie sono la descrizione delle torture vissute dal protagnosta nel braccio secolare dell’inquisizione, a Toledo.

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