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5 tecniche di scrittura da conoscere

2020-12-13 18:53:37

Anche se tutti siamo abituati a pensare agli scrittori e alle scrittrici come a persone che in completa libertà e facendo affidamento solo sul loro talento si dedicano alla scrittura di un romanzo, le cose però non stanno sempre così.

Oggi voglio presentarti cinque tecniche che potrebbero essere utili quando ti appresti a scrivere un libro o quando sei in difficoltà perché ti sembra di essere caduto nel blocco dello scrittore o di aver perso l’ispirazione o perché magari senti di aver bisogno di seguire una tecnica di scrittura più adatta a te.

1. Tecnica “Pomodoro”


Sviluppata negli anni Ottanta, la tecnica “Pomodoro” viene suggerita proprio per la sua efficacia in termini di produttività. Prevede brevi sessioni di lavoro intervallate da altrettante pause, che aiutano a rinfrescare e a riconcentrare la mente.

La struttura di base di un ciclo di lavoro seguendo la tecnica “Pomodoro” è la seguente:

  • Prima sessione di 25 minuti lavorando su una specifica attività (accertati di attivare un timer, preferibilmente a forma di pomodoro, come suggerito dagli ideatori di questo metodo).
  • Breve pausa (in genere di circa 5 minuti).
  • Seconda sessione di 25 minuti.
  • Breve pausa.
  • Terza sessione di 25 minuti.
  • Breve pausa.
  • Quarta sessione di 25 minuti.
  • Pausa più lunga (di 20-30 minuti).


Si può facilmente intuire come questa tecnica possa essere adatta per gli scrittori. Una sessione di 25 minuti può aiutarti a mantenere alta la concentrazione e a liberarti dalle distrazioni.

Inoltre offre la possibilità di scomporre in attività più piccole un progetto la cui grandezza ti mette in soggezione. A volte il pensiero di scrivere un intero romanzo può frenare l’entusiasmo anche dello scrittore più bravo, ma quando ci si concentra su una singola sessione di 25 minuti, le cose sembrano meno spaventose.

La tecnica Pomodoro consente di operare con elevati margini di flessibilità. Insomma non bisogna per forza rispettare alla lettera i limiti di tempo indicati per ogni sessione o per ogni pausa. Se ti rendi conto di lavorare meglio con più sessioni da 15 minuti o ti accorgi che sessioni da 45 minuti intervallate da pause leggermente più lunghe funzionano meglio per te, puoi senz’altro adottare questa modalità alternativa. Tutto deve essere adattato sulla base della tua esperienza personale e dei risultati che raggiungi.

2. Scrittura libera

Se ti senti bloccato o non riesci a cominciare quando devi iniziare una nuova sessione di scrittura, prova questa tecnica chiamata “scrittura libera”, o “freewriting”.

La scrittura libera prevede di liberarti di tutti i vincoli e scrivere in continuazione per un breve periodo di tempo, quasi come se fossi in modalità “flusso di coscienza”. L’obiettivo è di scrivere qualsiasi cosa ti salti per la mente, senza preoccuparti degli aspetti grammaticali o dell’ortografia, e persino del fatto che le tue parole abbiano davvero senso.

Puoi scrivere letteralmente qualsiasi cosa: frasi complete, frammenti di frasi, immagini, descrizioni, metafore, pensieri stupidi, parole casuali… Non spaventarti, abbandonati a tutto quello che c’è nella tua mente e lascialo fluire sulla carta o sulla tastiera.

La cosa più importante della scrittura libera è che puoi scrivere senza stare a pensarci troppo. Se poi ti ritrovi a corto di idee, puoi semplicemente scrivere qualcosa come «Non so cosa scrivere», o anche «Tra poco devo andare a fare la spesa», fino a quando i tuoi pensieri non si sbloccano e qualcosa di diverso inizia ad apparire sulla pagina.

Non è necessario che quello che produci sia effettivamente utilizzabile, non è questo il punto centrale della scrittura libera. Il vero obiettivo è aprire la tua mente, superare gli ostacoli che t’impediscono di scrivere e incoraggiare i canali del pensiero creativo a fluire liberamente sulla pagina.

E ricorda: nessuno vedrà quello che scrivi in una sessione di scrittura libera. Né dovrai rileggere quello che hai prodotto.

Spesso si consiglia di praticare la scrittura libera a mano, ma in realtà puoi usare anche il computer.

E puoi combinare questa tecnica con quella descritta al punto 1. Ad esempio, potresti usare la scrittura libera nelle prime sessioni di lavoro per scaldarti (provando sessioni da 10 minuti anziché da 25) e poi tornare a una sessione “regolare” di scrittura non appena ti senti pronto.

3. Dettatura

Per scuotere un po’ le cose, perché nella prossima sessione non provi a parlare invece di scrivere? Sì, intendiamo proprio di usare il classico dettato.

Molti scrittori infatti dichiarano che per loro le parole fluiscono meglio dalla loro voce piuttosto che dalle loro mani.

Ci sono un paio di modi che puoi seguire per usare la dettatura come tecnica per una tua sessione di scrittura, ma se non vuoi servirti di un software che potrebbe comunque avere un costo, puoi sempre registrarti mentre parli usando il telefono o il computer e poi trascrivere a mano il contenuto della registrazione.

Questo è il metodo più rudimentale, ma vale la pena testarlo prima di decidere se questa tecnica funziona o no per te.

Tutto quello che devi fare è registrarti, per poi ascoltarti e trascrivere tutto. In questo caso, puoi inserire la giusta punteggiatura mentre trascrivi, oppure riportare le parole così come ti sono venute e poi intervenire per affinare il tutto.

Comunque, prima di iniziare a registrare, ti raccomandiamo di prendere qualche appunto sulla scena o sulla sezione di libro che stai per dettare, così almeno hai una struttura da cui partire. Cerca di avere un piano di base così non ti sembrerà di vagare senza meta. Ma non preoccuparti troppo di parlare perfettamente o di essere troppo eloquente. La cosa importante è lasciar fluire le parole, così avrai qualcosa su cui lavorare una volta che le avrai trasferite sulla pagina.

L’aspetto migliore di questo metodo è che puoi tenere una sessione di scrittura ovunque, mentre sei in giro con il cane, mentre pulisci casa o cucini…

4. Scrivere senza ordine

Per molti scrittori, l’idea di scrivere un romanzo significa cominciare dall’inizio e scrivere direttamente e in sequenza fino alla fine. Ma se ti accorgi di avere difficoltà a seguire quest’ordine cronologico, perché allora non provare a scrivere delle scene senza un ordine preciso?

Invece di passare da una scena a quella successiva seguendo la successione in cui intendi farle comparire nel libro, cerca di scrivere qualsiasi scena attiri la tua attenzione e solo dopo puoi inserirla nell’ordine giusto per il romanzo.

Ad esempio, ti è venuta una buona idea per un climax da collocare verso la fine del libro, ma finora hai scritto solo i primi capitoli? Abbandona per il momento questa parte della storia e scrivi il climax che ti è venuto in mente.

Continui a pensare a piccoli frammenti di dialogo, sviluppi di un personaggio o descrizioni di luoghi che non si adattano esattamente alla scena che stai scrivendo? Prenditi il tempo per scriverli e svilupparli comunque. Troverai il posto giusto per loro nella storia più tardi.

Questo metodo è particolarmente utile se stai affrontando il classico blocco dello scrittore o quando hai difficoltà a scrivere una particolare scena. Concentrarti su qualcosa che fluisce più facilmente è un modo di usare il tuo tempo in maniera più produttiva rispetto a quello di restare su una sezione o una scena su cui proprio non riesci a lavorare per il momento.

5. Scrivi e rivedi contemporaneamente

Quando sei alle prese con una prima bozza, uno dei consigli che senti più di frequente è quello di scrivere prima e solo in seguito pensare a editare/correggere, lasciando andare le parole sulla pagina il più velocemente possibile, senza preoccuparti della qualità e senza tornare indietro a leggere o correggere quello che hai scritto.

Dal momento però che non tutti gli scrittori sono uguali, questo metodo potrebbe non funzionare per qualcuno.

Se questo è il tuo caso, potresti provare a scrivere e correggere allo stesso tempo, invece di scrivere per intero la prima bozza e mettere mano alle revisioni in seguito.

In questo modo potrai lavorare su una scena, un capitolo o un’intera sezione del tuo romanzo fino a quando non sarai del tutto soddisfatto, invece di scrivere questa scena/capitolo/sezione il più velocemente possibile e passare subito a quella successiva.

Di sicuro è un processo più lento, e potresti passare un’intera settimana nel tentativo di avere una scena perfetta. Ma questo significa anche che il processo di revisione sarà più veloce e quindi potrai recuperare in questa fase il tempo “perso” durante la redazione del romanzo.

Ricorda infine una cosa importantissima: non c’è un metodo giusto per tutti gli scrittori o una tecnica adatta a chiunque, ma devi provare e solo allora, sulla base della tua esperienza, decidere quale tra le tecniche di scrittura di cui abbiamo parlato è quella più adatta a te.


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