Accademia delle Libere I-Dee

Spiritualità & Filosofia

Spes, ultima Dea

2019-10-02 09:04:05

Quando gli Dèi decisero di abbandonare la Terra e gli uomini, per andare a vivere nell'Olimpo, al sicuro da tutti i mali del mondo, una sola Dea rimase in mezzo al genere umano, per aiutarlo e confortarlo. Spes, ultima Dea. Cosa insegna oggi il suo archetipo? Soprattutto, cos'è davvero la Speranza?

Il mito e la sua vera origine

Secondo il mito greco, Pandora era la prima donna creata dagli Dèi. A lei fu affidato il compito di portare la rovina agli uomini (colpevoli di essere troppo simili agli Dèi). Fu Zeus, con l'inganno, a convincerla ad aprire il vaso che conteneva tutti i mali del mondo. Secondo una versione della storia, Pandora, accortasi di ciò che aveva fatto, richiuse il vaso, appena in tempo per non far scappare via Elpis (o Spes, per i romani), la Speranza. Che così restò tra gli uomini. Secondo una seconda versione della storia, Spes decise consapevolmente di restare sulla Terra, nel momento in cui tutti gli altri Dèi scelsero di abbandonarla.

Questo mito, tuttavia, ha un'origine molto più profonda: Pandora era in realtà il nome di una divinità preolimpica, le cui sacerdotesse erano custodi di conoscenza. Ad esse era affidato un cesto, uno ognuna. Solo in uno di essi era nascosto un serpente, e solo colei che lo trovava poteva pronunciare oracoli in quanto preferita dalla Dea.

E qui c'è la prima lezione: l'azione di Pandora, condannata dal sistema patriarcale, perché la curosità, si sa, è donna ed è la causa di ogni male, nel sistema matriarcale invece è benedetta. Essa rappresenta la ricerca della conoscenza (simboleggiata dal serpente), e come tale non ha bisogno di speranza... è la speranza stessa.


Il vero volto della Speranza

Quando tutti gli Dèi se ne vanno, resta lei, Spes, ultima Dea. Da qui nasce il detto che tutti conosciamo, anche se un po' trasformato. 

La speranza è l'ultima a morire. Finché c'è vita c'è speranza.

Tuttavia, questa trasformazione ha reso il concetto di Speranza un po' diverso da quello che era in origine. 

Spes rimane tra gli uomini. Lo fa per confortarli e aiutarli. Non per essere guardata con sospiri e gemiti. 


"Speriamo!"


Questa è una delle esclamazioni che sento più spesso. Desideriamo qualcosa, abbiamo un obiettivo, passiamo un momento difficile, e diciamo "speriamo che...."
Speriamo che accada...

Speriamo che capisca...

Speriamo che....


Non c'è nulla di male nel fatto di sperare ardentemente in qualcosa. Ma quando questa speranza diventa attesa passiva, c'è qualcosa che non va.


La speranza, la vera speranza, è una forza motivante. Spinge a fare qualcosa, non a restare fermi, in attesa. 

Spes, la Speranza, è colei che ci porta a trovare soluzioni, scavalcare ostacoli, creare nuove strade. Lei ci mostra il risultato, così chiaro e preciso che ci sembra di aver già raggiunto il traguardo. 


Spes è la certezza che possiamo ottenere ciò che vogliamo, che non esistono problemi o difficoltà troppo grossi da non poter essere superati. 

Lavorare con Spes aiuta a vedere il vero volto della Speranza, a viverla giorno dopo giorno.

  • Scegli una delle battaglie o delle difficoltà che stai affrontando in questo momento
  • Prova a farti queste domande:
    • Posso vedere le cose da un punto di vista differente?
    • Qual è la mia speranza?
    • In che modo posso muovermi in avanti per raggiungere il mio obiettivo?
  • Stabilisci un piano di azione e poi seguilo!


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