Osserviamo la natura intorno a noi. Il sole è caldo nel cielo, la terra è gravida di frutti, pronti per essere colti, eppure si iniziano a percepire sottili mutamenti.
Le giornate sono visibilmente più corte rispetto ai giorni del solstizio, sebbene ancora molto calde. Anche le condizioni meteo iniziano a mutare, seppur in maniera sottile.
Celebriamo, dunque, in questi giorni la Dea nel suo aspetto di Grande Madre, colei che generosamente ci dona i suoi frutti.
Onoriamo, il dio sole, che all'apice della potenza, inizia la strada discendente che, inesorabilmente ci condurrà all'inverno.
Le antiche popolazioni contadine, in questo periodo onoravano la dea nel volto della dea del grano, come Ker, Cerere e Demetra, ed il dio solare Lugh.
Le energie hanno intrapreso la strada discendente che ci condurrà all'inverno, eppure non e' il momento per lasciarsi andare alla malinconia.
Ci sono ancora molte cose da fare prima che l'oscurità invernale si manifesti pienamente sul piano dell'esistenza.
Le popolazioni antiche, molto attente a tutto ciò che accadeva in natura, celebravano proprio in questi giorni la festa di Lammas o Lughnasadh, con cui sancivano l'inizio del tempo del raccolto.
Così, mentre da una parte si raccoglieva per garantire nutrimento alla comunità durante l'inverno, dall'altra alcune spighe venivano conservate per essere ripiantate l'anno successivo, in modo da garantire la continuità del ciclo vitale, a livello sia fisico che spirituale.
Sul piano materiale, è questo il momento di prenderci una pausa, per rigenerarci, riposarci, riflettere sui messaggi contenuti in questo giro di Ruota.
A livello spirituale, questa festa c'invita ad aprirci alla generosità di Madre Terra, ad accoglierla nella nostra vita.
Lughnasad apre un periodi di riflessioni personali, invertendo la tendenza all'estroversione sbocciata in primavera. Questo è il momento di osservare la nostra vita, ringraziare dei frutti raccolti e per quelli pronti ad essere colti.
La Dea, in quanto Madre, desidera il meglio per i suoi figli e ci sprona ad inseguire i nostri sogni ed i nostri progetti, ricordandoci che abbiamo diritto alla realizzazione personale. Allo stesso tempo, comprendiamo che per vivere una vita prospera, non serve accumulare, ma ricevere ciò che ci serve e mai meno di questo, condividere la nostra gioia con chi ci circonda, ricordando che la Terra è un luogo meraviglioso, pronto a donarci tutto ciò che ci serve.
Se abbiamo agito bene, con passione e determinazione, muovendoci in sintonia con le correnti della vita, il raccolto sarà certamente abbondante, sia sul piano fisico che spirituale. Così come il contadino che ha curato i suoi campi, potrà godere di messi abbondanti, chi ha agito bene, ed inseguito i suoi sogni, prestando attenzione al seminato, potrà gioire del risultato delle sue azioni
Lammas, inoltre, invita a riflettere sul ciclo di vita, morte e rinascita.
Infatti, se vogliamo che la nostra vita continui ad essere nutrita, è importante preservare una parte del grano per la semina successiva.
Prendiamo esempio dal dio del grano Lugh, che si sacrifica a noi, per permetterci di continuare a prosperare. Si sacrifica piantando simbolicamente un seme nel grembo fecondo della Grande Dea Madre
Adattato da un mio articolo, scritto per Blasting News