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I fuochi di Beltane
Questa notte si celebra Beltane, festa celtica del fuoco, della fertilità, del ritorno alla vita. Beltane e Samhain sono due feste speculari. Esotericamente parlando, mentre Samhain conduce alla morte (simbolica), Beltane conduce alla vita.
Il fuoco è uno degli elementi principali di questa festa.
I fuochi di Bel, venivano accesi sulle colline, per celebrare la fertilità e l'arrivo dell'estate.
Dovete sapere, infatti, che i celti dividevano l'anno in due stagioni: quella luminosa (la nostra estate) ed quella oscura (il nostro inverno).
L'estate andava da Beltane a Samhain, l'Inverno da Samhain a Beltane.
I falò di Beltane, rappresentano il fuoco della passione da cui scaturisce la vita e l'impeto guerriero dei cacciatori (attività, all'epoca, di vitale importanza).
In Galles, il compito di preparare i falò di Bel, era affidato a nove uomini.
Nove, in quanto nella tradizione celtica, questo numero, rappresenta la completezza.
I prescelti raccoglievano legna da nove diversi tipi di alberi. Si suppone venissero raccolti i legni sacri dei Druidi: Quercia, Salice, Pino, Rovo, Sorbo Selvatico, Betulla, Melo e Biancospino.
La legna veniva poi accesa ritualmente, sfregando fra loro dei bastoncini di Quercia.
La scelta non era casuale, in quanto questo albero rappresenta la metà luminosa dell'anno ed è associato al Re Quercia, colui che regna sovrano sul questa parte dell'anno.
Una volta aperti i festeggiamenti, le persone danzavano attorno ai falò per celebrare la fertilità, sia nei campi che fra la gente.
Quando le fiamme dei falò iniziavano a scemere, era usanza saltarvi attraverso, per propiziarsi buona sorte.
Le ceneri, infine, venivano sparse sul terreno per garantire la fecondità dei campi.
Alla fine dei festeggiamenti, uomini e donne si appartavano nei boschi. I figli generati a Beltane erano considerati figli degli dei stessi.