Accademia della Rosa Cristica

Iniziatrici al Sacro

Lughanasad, la Madre dispensatrice di frutti

2022-07-26 11:22:28

Agosto si apre sulla festa celtica di Lughanasad / Lammas.

Anima meravigliosa

ci stiamo lentamente incamminando verso la festività di  Lughnasadh, la prima festa del raccolto che incontriamo sulla Ruota dell'Anno.

Conosciuta anche con il nome di Lammas, questo tempo viene tradizionalmente celebrato fra la notte del 31 luglio, fino al 2 agosto ed apre la stagione del raccolto del grano.

 In questo giorno onoriamo la Terra dispensatrice di frutti, personificata nella figura della Dea Madre, fertile, generosa, abbondante. Festeggiamo la prosperità nelle nostre vite e l'abbondanza nei nostri raccolti.


Lughanasad

Sono tanti i temi che si intrecciano intorno a Lughanasad.

Guardandoci intorno, notiamo  che l'estate è giunta al suo massimo splendore. Il sole è caldo nel cielo, la terra è gravida di frutti, pronti per essere colti.

Onoriamo tanta bellezza, rendendo grazie alla Dea nel suo aspetto di Grande Madre, colei che generosamente ci dona i suoi frutti ed al suo compagno,  il dio sole, che all'apice della potenza, inizia la strada discendente che, inesorabilmente ci condurrà all'inverno

Il Sole perde in potenza, di giorno in giorno e questo si riflette in noi. Eppure  non e' il momento per lasciarsi andare alla malinconia. Ci sono ancora molte cose da fare prima che l'oscurità invernale si manifesti pienamente sul piano dell'esistenza.

Lughnasad, infatti, rappresenta anche il tempo del raccolto.

La semina e la mietitura del grano hanno ispirato molti racconti mitologici, in quanto il ciclo del grano rispecchia perfettamente il ciclo vitale di vita, morte e rinascita.

Così nascono le storie delle antiche dee del grano Ker, Cerere, Demetra.

A nord ritroviamo il culto del dio solare Lugh, dal cui nome deriva il termine Lughnasad.

Lugh "lo splendente" è dio della luce, ma anche  dio del grano, il signore del raccolto, che sarà più o meno abbondante a seconda del nostro operato.

Lugh è colui che conduce le situazioni alla loro naturale conclusione. È colui che ci sprona ad andare avanti, fluendo in armonia con i cicli della Natura.

Tempo del raccolto

Nel mese di agosto, osservando la natura intorno a noi, possiamo iniziare a percepire dei sottili cambiamenti.

Le giornate sono visibilmente più corte rispetto ai primi giorni dell'estate, sebbene ancora molto calde.

Anche le condizioni meteo solitamente incominciano a cambiare,  seppur in maniera sottile.

Le popolazioni antiche, molto attente alla ciclicità del Sole e della Terra, accoglievano questa nuova stagione, con momenti di festa e celebrazione.

Lughnasadh, sanciva anche l'inizio del tempo del raccolto.

Attraversando questa soglia, le prime spighe raccolte venivano sacrificate in maniera rituale, per garantire la continuità del ciclo vitale, a livello sia fisico che spirituale. Questo avvenimento corrispondeva, nel ciclo del dio, alla morte iniziatica delle divinità del grano.

A livello spirituale, questa festa c'invita ad aprirci alla generosità di Madre Terra, ad accoglierla nella nostra vita, a riflettere sui concetti di abbondanza e prosperità.

La Dea, in quanto Madre, desidera il meglio per i suoi figli e ci sprona ad inseguire i nostri sogni ed i nostri progetti, ricordandoci che abbiamo diritto alla realizzazione personale.

Allo stesso tempo, comprendiamo che per vivere una vita prospera, non serve accumulare, ma ricevere ciò che ci serve e mai meno di questo, condividere la nostra gioia con chi ci circonda, ricordando che la Terra è un luogo meraviglioso, pronto a donarci tutto ciò che ci serve.

Lammas apre un periodi di riflessioni personali, invertendo la tendenza all'estroversione sbocciata in primavera.

Questo è il momento di osservare la nostra vita, ringraziare dei frutti raccolti e per quelli pronti ad essere colti. Rendere omaggio per i traguardi raggiunti, i progetti portati a manifestazione. Celebrare l'abbondanza in tutti i piani dell'esistenza.

Se abbiamo agito bene, con passione e determinazione, muovendoci in sintonia con le correnti della vita, il raccolto sarà certamente abbondante, sia sul piano fisico che spirituale.

Così come il contadino che ha curato i suoi campi potrà godere di messi abbondanti, chi ha agito bene nel piano materiale dell'esistenza ed inseguito i suoi sogni, prestando attenzione al seminato, potrà gioire del risultato delle sue azioni.

Lughanasad è un tempo di celebrazione ma anche di riflessione, parlandoci di vita, ma anche di  morte e rinascita.

Se vogliamo che il raccolto sia abbondante anche l'anno prossimo,  è importante preservare una parte del grano per la semina successiva.

Il dio del grano, quindi, si sacrifica a noi, per permetterci di continuare a prosperare.

Si sacrifica piantando simbolicamente un seme nel grembo fecondo della Grande Dea Madre.

Sulla Via della Rosa ci incontriamo nel Tempio della Rosa Gialla di Lammas, per comprendere ed onorare questo nuovo passaggio stagionale.

Tratto e adattato dai miei interventi su Blasting News.

by Selena Chiappori
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