Laura la Barbera

Perché fa male mangiarsi le unghie (e come provare a smettere)

2019-09-03 11:31:31

Questa abitudine molto diffusa può favorire le infezioni, aumentare il rischio di raffreddore e rovinare il sorriso

Mangiarsi le unghie - che nella terminologia medica prende il nome di «onicofagia» - è una (cattiva) abitudine molto diffusa e che può essere scatenata da stress, ansia, disturbo ossessivo compulsivo o semplicemente dalla noia. Solo apparentemente innocua, in realtà può favorire le infezioni, permettendo così a funghi o batteri di entrare nell'organismo e nel flusso sanguigno; aumentare il rischio di raffreddore e influenza e arrivare persino a rovinare il sorriso.



Il pericolo infezioni

Il gesto di mordicchiarsi le unghie potrebbe sembrare solo un vizio momentaneo, ma in realtà può avere ripercussioni a lungo termine e questo a causa dell'elevata quantità di germi che si trovano sotto le unghie. Non a caso uno studio ha dimostrato che coloro che si mangiano le unghie hanno dei livelli di E.Coli nella saliva (un batterio che può causare problemi di stomaco e altre patologie più gravi) tre volte superiori rispetto invece a chi non soffre di tale disturbo. Oltre all'E.Coli, gli altri agenti patogeni in agguato sotto le unghie possono essere lo Staphylococcus, lo Streptococco e il Corynebacterium, che possono entrare nell'organismo attraverso le lacerazioni della pelle oppure ingerendoli dopo aver mordicchiato le unghie.



Il rischio raffreddore

Secondo quanto riportato dal Centers for Disease Control and Prevention degli Usa, ci sono oltre 200 virus del raffreddore che fluttuano nell'aria in ogni momento e anche se il rischio di beccarne qualcuno è perlopiù legato a un sistema immunitario indebolito o alla vicinanza con un individuo già malato, si può ridurre ulteriormente il rischio di contagio tenendo le mani lontano dalla bocca. E poiché i virus che provocano l'influenza prosperano anche sulla pelle, conviene lavarsi spesso le mani con acqua e sapone (oppure con un disinfettante a base di alcol).



Il possibile danno ai denti

Anche denti e gengive possono risentire del continuo mordicchiamento delle unghie. Una ricerca condotta dalla Academy of General Dentistry ha infatti scoperto che mordersi le unghie può scheggiare, rompere o comunque stressare i denti anteriori, irritando inoltre le gengive e danneggiando anche i tessuti gengivali. In questi casi può essere d'aiuto un paradenti (il cui utilizzo è però da concordare insieme con il dentista), in modo da eliminare il fastidioso e pericoloso vizio o, se non altro, da limitarne i potenziali danni.



I problemi alla lamina ungueale

Come viene spiegato nell'articolo del Reader's Digest, mangiarsi le unghie fino a lacerarle può portare alla paronichia cronica, un'infezione del tessuto periungueale che si manifesta con rossore, gonfiore e dolore ed è provocata da funghi e batteri che trovano terreno fertile per entrare nella ferita e infettarla. Non bastasse, il danno eventualmente provocato alla lamina ungueale dal continuo mordicchiare può impedire all'unghia di crescere correttamente e dare così luogo a unghie incarnite o segnate in modo permanente



Come provare a smettere

Un rimedio per smettere di mangiarsi le unghie suggerito dalla pubblicazione in un altro articolo è di fissare un obiettivo temporale minimo in cui ci si impegna a non cadere nel solito vizio, aumentandolo poi gradualmente (in questo caso potrebbe essere d'aiuto masticare una gomma o delle mentine, così da tenere la bocca occupata). Anche la manicure può rivelarsi utile, perché spendere tempo e denaro per rendere più belle le unghie può rappresentare un valido deterrente a smettere di massacrarle. In alternativa, si possono mettere degli adesivi sulle unghie oppure tenere queste ultime il più possibile corte. Se però l'abitudine è ormai talmente radicata che non ci si rende più nemmeno conto di quando si mordono le unghie, è il caso di chiedere aiuto ad amici e parenti, affinché controllino il mordicchiare compulsivo (e distratto) e lo facciano presente.