Laura la Barbera

Fichi d India

2019-08-20 15:10:20

Il coloratissimo fico d’India: un vero e proprio miracolo di Madre Natura, ricco di importanti principi nutritivi

Madre Natura, sempre molto generosa con noi esseri umani, mette a disposizione alimenti assolutamente naturali per mantenerci in forma e in salute. Tra questi, il fico d’India (Opuntia ficus-indica), una pianta della famiglia delle Cactaceae, originaria del Messico ma naturalizzata in tutto il bacino del Mediterraneo e nelle zone temperate di America, Africa, Asia e Oceania, che trova inoltre il suo habitat ideale in Sicilia, Sardegna, Calabria e Salento ed è molto apprezzata nel palermitano, divenendo il simbolo dei paesaggi siciliani. Le radici sono generate dalle foglie carnose (le pale) che, sovrapponendosi, danno vita alla caratteristica forma di albero senza tronco e senza rami che contraddistingue questo vero e proprio miracolo della natura, in grado di trasmettere allegria con i colori vivaci dei fiori, ricchi di petali giallo inteso; mentre i frutti, dalla forma ovoidale, che si formano in cima alle foglie, sono ricoperti di spine.

È uno spettacolo ammirar la pianta, di un verde intenso spruzzato dalle mille sfumature di rosso, giallo ed arancio dei frutti, che si fonde armoniosamente con il cielo azzurro nelle calde giornate soleggiate. Essa è nativa del Messico da cui si diffuse, nell’antichità, tra le popolazioni del Centro America, che la coltivavano e commerciavano già ai tempi degli Aztechi,presso i quali era considerata pianta sacra, carica di forti valori simbolici. Gli scambi commerciali sono attestati dal Codice Mendoza, che include una rappresentazione di tralci di fico d’India dalla quale veniva estratto un pregiato colorante naturale: il carminio. La pianta giunse in Europa intorno al 1493, anno del ritorno di Cristoforo Colombo a Lisbona e, sebbene la prima descrizione dettagliata risalga al 1535, fu Miller, nel 1768, a definire la specie Opuntia ficus indica; denominazione tutt’oggi ufficialmente accettata. La sua diffusione si deve sia agli uccelli che, mangiandone i frutti, ne assicuravano la dispersione dei semi; sia all’uomo, che trasportava le piante sulle navi quale rimedio contro lo scorbuto


I frutti sono composti per l’ 85,5% da acqua, per il 9% da carboidrati, il 3,5% da fibre e la restante percentuale è formata da proteine grassi e ceneri; contengono grandi quantità di potassio, magnesio e calcio, seguiti da fosforo, sodio, rame, selenio e ferro; vitamina A, vitamine del gruppo B e vitamina C. Mentre il succo estratto dai frutti è diuretico e lassativo, le foglie sono fonte di fibra solubile e insolubile (cellulosa, emicellulosa, lignina, pectina, mucillagini), di vitamine e di minerali. Il fico d’India è dimagrante, moderando l’appetito grazie alla presenza di mucillagini, regolarizzando l’indice glicemico in modo da permettere unminore accumulo di adipe, facilitando il transito intestinale, combattendo stipsi e gonfiori. Le mucillagini donano un senso di sazietà: una volta ingerite, creano una sorta di gelatina che, espandendosi, placa il senso di vuoto allo stomaco. Inoltre, le fibre rallentano l’assorbimento degli zuccheri a fine pasto, facendo mantenere più a lungo il senso di sazietà. Quelle solubili e insolubili favoriscono il movimento intestinale senza irritare le mucose, contribuendo a rigenerare la flora batterica e riducendo il rischio di emorroidi. Un intestino attivo, in grado di eliminare le scorie e le tossine, consente un dimagrimento più rapido e un miglior assorbimento di vitamine e minerali.


I fichi d’India, dal sapore delicatamente zuccherato per via della presenza dei glucidi, vantano 44 kcal per 100 gr di prodotto,contengono la betamina e l’indicaxantina, potenti antiossidanti che ritardano l’invecchiamento cellulare, favoriscono la diuresi e l’eliminazione dei calcoli renali, hanno un effetto blandamente lassativo se assunti nelle giuste quantità, anche se i semi legnosi nella polpa possono provocare stitichezza; fungono da carburanti e riattivano l’equilibrio neuro-muscolare, contrastando la fatica e lo stress e agendo contro la mancanza di concentrazione e la depressione, controllano la pressione arteriosa e attenuano l’emicrania grazie alla presenza di magnesio. Il fico d’India, essendo ricco di piccoli semi, è un alimento fortemente controindicato nella patologia della diverticolosi.