Laura la Barbera

Collasso tracheale

2019-07-25 20:19:49

Il collasso tracheale è una sindrome che provoca insufficienza respiratoria, dovuta allo schiacciamento del lume della trachea. Colpisce soprattutto i soggetti di piccola e piccolissima taglia.In questo articolo spieghiamo le cause, sintomi e possibili terapie.

La trachea è un organo tubolare che ha la funzione di convogliare aria dalla gola (laringe) ai polmoni. Può andare incontro a diverse patologie tra cui il collasso tracheale, sindrome che può presentarsi anche nei cani brachicefali affetti da BAOS.

La sua forma viene mantenuta grazie a degli anelli cartilaginei a forma di C sdraiata (da 42 a 46 nel cane), tenuti insieme da strutture fibro-elastiche (legamenti) e muscolatura.

La chiusura della “C” viene effettuata da tessuti muscolari, connettivali e legamentosi.


Il “tubo” è flessibile e, allo stesso tempo, sufficientemente rigido da mantenere la sua forma invariata e senza bloccare il passaggio dell’aria al suo interno durante il movimento ed eventuali flessioni.

Esternamente è ricoperta di muscolie internamente, a contatto con l’aria che va ai polmoni, è costituita da una speciale mucosaformata da tante minuscole ciglia (un epitelio stratificato ciliato).

A seconda della gravità e dell’entità della riduzione del lume si avranno stadi diversi.
Inoltre, il collasso può presentarsi in tratti differentidella trachea, più vicino alla bocca (tratto cervicale) o vicino ai polmoni (tratto toracico) o in entrambi.

A seconda della localizzazione la sintomatologia sarà differente soprattutto durante le fasi respiratorie (inspirazione ed espirazione).

Collasso tracheale: cause

Le cause della sindrome non sono ancora del tutto note.

Ciò che si è potuto mettere in evidenza, per certo, è la spiccata maggior incidenza (da 2 a 5 volte maggiore) nei cani di piccola e piccolissima taglia.
Tra le razze più colpite:

  • Chihuahua
  • Yorkshire
  • Barboncino
  • Volpino
  • Terrier
  • Cavalier King Charles
  • Bassotto
  • Carlino
  • Pechinese
  • Pinscher.

Le cause possibili sono diverse e tutte plausibili, tanto che, ad oggi si definisce il collasso tracheale come una malattia multifattoriale in cui più situazioni concorrono a predisporla.

Il fatto che sia presente soprattutto in cani di piccola taglia mette in evidenza una possibile predisposizione ereditaria, soprattutto quando si presenta in soggetti molto giovani, ma altre cause potrebbero essere:

  • obesità
  • disfunzioni dei muscoli tracheali
  • disfunzioni nervose
  • anomalie strutturali delle cartilagini
  • allergie respiratorie
  • traumi
  • intubazioni
  • forme respiratorie croniche.

Il Dott. Brendan McKiernan (DVM, Dipl ACVIM, Illinois, USA) riconosce nella bronchite cronica, con tosse persistente per almeno due mesi consecutivi nell’arco dell’anno, una delle cause predisponenti più importanti.

In pratica, l’aria che passa in modo turbolento attraverso la trachea, per la tosse prolungata o anche per ostruzioni delle prime vie respiratorie, come avviene in molti brachicefali estremi, diventerebbe fonte di irritazione e poi infiammazione tale da provocare la degenerazionedella cartilagine.

La situazione poi, si auto-aggrava: più si restringe il lume e più l’aria è costretta a passare con forza.

Sintomi di collasso tracheale nel cane

Nei cani di piccola e piccolissima taglia, in genere di età tra i 7 e gli 8 anni (nonostante nelle forme congenite possa presentarsi molto prima) differiscono a seconda dello stadio e gravità della malattia.

Inizialmente sono lievi, ma poi si aggravano in modo lento e graduale, fino a poter portare la morte per asfissia nei casi in cui non ci si sia resi conto della gravità della situazione.

Schematicamente, potremmo classificare i sintomi di collasso tracheale in 4 fasi, a seconda del grado di schiacciamento del lume tracheale.

  1. LIEVE:
    – tosse assente a riposo con sporadici eccessi di breve entità.
    Riduzione del lume tracheale compresa tra 0 e 25%.
    Il muscolo tracheale è leggermente pendulo ma il lume tracheale è quasi normale, la cartilagine ha ancora forma anulare.
  2. MEDIO:
    – tosse diurna presente
    – espettorazione sporadica di muco.
    La riduzione del lume tracheale compresa tra 25 e 50%. Il muscolo è allungato e pendulo all’interno del lume e gli anelli tendono ad allargarsi alle estremità.
  3. GRAVE:
    – tosse diurna continua, con peggioramenti per minimi movimenti o stimoli emotivi
    – tosse notturna
    – espettorazione frequente di muco.
    Riduzione del lume tracheale compresa tra 50 e 75%. Il muscolo è quasi in contatto con la parete interna della trachea e gli anelli sono quasi appiattiti.
  4. GRAVISSIMO:
    – tosse diurna continua, con peggioramenti per minimi movimenti o stimoli emotivi
    – tosse notturna
    – espettorazione frequente di muco
    – crisi dispnoiche frequenti (incapacità di respirare) con cianosi delle mucose (diventano blu)
    – attacchi sincopali
    – sibilo tracheale.
    Riduzione del lume tracheale compresa tra 75 e 90%. Il lume tracheale è quasi completamente ostruito poiché le cartilagini tracheali sono appiattite ed il muscolo è appoggiato sulla loro superficie interna Una immagine schematica può meglio spiegare la situazione. (Fonte)

Sono, spesso presenti malattie o alterazioni anatomiche concomitanti (e che potrebbero aggravare la situazione) come tutte le patologie associate alla sindrome delle prime vie aeree del cane brachicefalo:

  • stenosi delle narici
  • allungamento del palato molle
  • eversione dei sacculi laringei
  • paralisi laringea
  • collasso laringeo.

Il cane respira con rumori strani.

La rumorosità del respiro, magari sibilante, e della tosse che sembra la voce di un’anatra sono segni di collasso tracheale.

Collasso tracheale del cane: se non me ne accorgo, quali sono le complicanze?

Le complicanze di questa patologia, oltre alla progressiva mancanza di ossigeno che si instaura, sono tutte le patologie da sforzo cardiaco, come:

  • cuore polmonare
  • fibrosi della valvola mitralica
  • epatomegalia
  • edema polmonare.

Infine, il soggetto arriva a morte per asfissia.

Per meglio capire il perché sia così grave la mancata comprensione della sua presenza, anche nelle fasi precoci, è utile osservare questo breve video, tratto da un testo sul collasso tracheale dell’Università del Missouri.

Nelle immagini, si nota come la trachea schiacciata nel tratto cervicale o nel tratto toracico venga sottoposto a un ulteriore sollecitazione da parte dell’atto inspiratorio o espiratorio (ad ogni atto respiratorio!).

Quando il cane inspira la parte della trachea più vicina alla bocca si ostruisce, mentre nel tratto più vicino ai polmoni, è l’aria espirata a provocare lo schiacciamento.

Ed ecco perché se si ha una forma lieve, questa non può che peggiorare senza poter regredire in alcun modo, senza una adeguata terapia. 


Diagnosi di collasso tracheale del cane.

La diagnosi deve comprendere l’esclusione di altre forme patologiche simili, compreso la stenosi tracheale che è una forma congenita in cui il diametro della trachea è inferiore al normale.
Può essere confuso, soprattutto nelle forme congenite di collasso in cui i sintomi si presentano in età giovanile.

Inoltre, sono da escludere cause di ostruzione tracheale da trauma, neoformazione tumorale o altro.

Per effettuare la diagnosi di collasso è importante effettuare una corretta visita con esame completo del torace e delle prime vie respiratorie.
La palpazione della trachea evoca accessi di tosse anche gravi.

L’auscultazione di collo e torace saranno determinanti per la percezione di rumori tipici della patologia (schiocco).

Per avere certezza diagnostica, sarà la radiologia o (ancora meglio) l’endoscopia a dare i risultati più affidabili.

Molto importante, nella radiologia, effettuare l’esame ponendo particolare attenzione agli atti respiratori.

Rimedi per il collasso tracheale

La terapia per il collasso tracheale deve essere volta, soprattutto a ridurre i sintomi che provocano l’aggravarsi dell’infiammazione tracheale, come la tosse e i suoi accessi.

Accorgimenti ambientali

Sarà fondamentale ridurre tutti i fattori potenzialmente stressogeni, sia per l’apparato respiratorio che per quello cardiaco e mentale:

  • il sovrappeso (o peggio l’obesità) deve essere contrastato a tutti i costi
  • l’ambiente in cui vive il cane dovrebbe avere l’aria più pulita possibile
  • eliminare totalmente il fumo passivo
  • attenzione all’aria condizionata (che secca le mucose e quindi irrita) e sbalzi di temperatura eccessivi
  • eliminare il collare a favore di pettorine per la conduzione
  • ridurre le situazioni di eccitamento con anche un percorso di educazione del cane e del proprietario per insegnare loro il corretto modo di comportarsi
  • riduzione dell’attività fisica.

È da ricordare, che il collasso tracheale è una patologia degenerativa progressiva che non può migliorare ma la cui progressione può essere rallentata e controllata con una miglior gestione sia farmacologica che ambientale.

Terapia medica

I farmaci contro i sintomi provocati saranno somministrati a seconda delle necessità:

  • antitussigeni
  • antinfiammatori
  • antibiotici
  • mucolitici
  • espettoranti
  • broncondilatatori.

Un interessante studio [1] ha messo in evidenza come lo Stanozololo, un androgeno di sintesi sia risultato efficace nel trattamento cronico (a lungo termine) a bassi dosaggi, nel ridurre la sintomatologia e a far regredire la degenerazione cartilaginea.

Questa ricerca ha anche ipotizzato un’ulteriore possibile causa della malattia, riconducendola a carenza primaria di fattori trofici tissutali legati alla taglia del cane.
Questi fattori potrebbero essere compensati dalla somministrazione dello Stanozololo (Stargate).

Terapia chirurgica per il collasso tracheale: gli stent e gli anelli tracheali di sostegno

La terapia chirurgica è da prendere in considerazione solo come ultima ratio in soggetti non rispondenti alla terapia medica e in quelli che hanno una riduzione del lume dal 50-75% in su.

L’uso di sostegni in plastica che vengono fissati esternamente alla trachea possono essere una soluzione se effettuati da chirurghi esperti.


Oggi sono state sperimentate delle ulteriori tecniche operatorie attraverso l’introduzione di una maglia metallica rigida (stent) che apra il lume tracheale.
Purtroppo però, le complicanze sono state rilevate in percentuale molto alta (75% dei casi) con l’impossibilità di rimuovere il dispositivo.

In linea, di massima la terapia chirurgica in caso di collasso tracheale deve essere presa in considerazione come salvataggio in casi davvero gravi.

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