Laura la Barbera

Bellissima testimonianza

2019-07-23 16:59:57

Comincio col precisare che sono donatore di sangue da decenni.

Avevo fatto l’ultima donazione nel luglio del 2003 e, pertanto, nel mese di dicembre ricevetti una telefonata dalla locale AVIS con la quale mi si invitava a donare il sangue. Sentivo di non stare bene e risposi dicendo che avrei successivamente fatto la donazione.

Evitavo così di sottopormi a quei rituali controlli che avrebbero fatto scaturire approfondimenti particolari sul mio effettivo stato di salute.

Trascorsi circa dieci giorni , ricevetti altra telefonata dall’AVIS: Una voce femminile, molto bella, dolce e suadente, mi invitava nuovamente a recarmi in ospedale per la donazione: Questa volta passò in me, tramite quella dolce voce, un messaggio per cui ritenni giusto dover impegnarmi ad andare in ospedale perchè certamente qualcuno aveva bisogno del mio sangue. Promisi quindi che il sabato della stessa settimana mi sarei recato in ospedale per la donazione.

Così feci. I medici iniziarono quindi col misurare la pressione sanguigna che risultò essere pari a circa 200!! Il medico che aveva effettuato tale misurazione, quasi incredulo, volle che un suo collega ripetesse la rilevazione: la pressione risultava alta, come prima, ! Mi inviarono subito a visita cardiologia e mi consigliarono di sottopormi a visite specialistiche per comprendere origine e cause di quella anomala, pericolosa pressione. Eravamo vicini alle festività natalizie ed arrivò in vacanza mia figlia Marilena da Latina.

L’esperienza in ospedale aveva allarmato fortemente noi tutti ; quindi fu prenotata una visita cardiologica accurata cui arrivai portando analisi del sangue che risultavano essere eccessivamente fuori dalla norma. Sapevo che tutto ciò era coerente con un mio malessere ,anche fisico, che non avrei voluto risolvere Il cardiologo mi sottopose ad accurata visita e mi disse, osservando anche l’esito degli esami del sangue, che dovevo assumermi tutte le mie responsabilità e dovevo fare una scelta: quella di volere la guarigione o quella di restare in quella posizione ad alto rischio.

Mi prescrisse immediate cure e mi sottopose a dieta con invito a rompere con la sedentarietà, iniziando a prendere l’abitudine a lunghe passeggiate giornaliere. Marilena volle subito proporsi come “trainer” invitandomi a seguirla in lunghe passeggiate. Mi regalò pure un bel libro del Dalai Lama che cominciai a leggere con molto interesse; Fu così che mi recai in libreria per verificare se vi fossero disponibili altri volumi dello stesso autore: Non ne trovai; invece, curiosando, mi colpì la copertina ed il titolo di un libro: CONVERSAZIONI CON GLI ANGELI, che volli subito comprare.

Ho trovato interessanti le pagine che raccontano di un manager americano nostro contemporaneo che, in stato di ipnosi regressiva, rivive una sua vita di ben 2000 anni fa , scoprendo di essere stato SAULO DI TARSO, detto poi PAOLO.

Mi “intrigò” molto anche la parte del libro nella quale vengono descritte le figure degli amici di questo manager che vengono “unti” dagli Angeli, scelti cioè, con una modalità particolare: Un numero ripetuto tre volte, il 4 4 4 , era come il suggello che indicava che l’individuo era stato scelto proprio dagli Angeli ,per far parte delle Amicizie con cui mano mano si contornava il manager “PAOLO”.

Così, accadeva che uno di questi si svegliava senza apparente motivo nella notte col desiderio di telefonare al Manager e guardando l’orologio si accorgeva che erano le Ore 444.

Queste vissute, ripetute “coincidenze”, unitamente a tante altre Angeliche esperienze servivano man mano a “verificare” le scelte “firmate” dagli ANGELI.

Un loro comune amico, manager orientale, sentendo di queste ripetute coincidenze straordinarie, disse che avrebbe totalmente creduto se pure a lui stesso fosse capitata una tale meravigliosa esperienza! E una mattina anch’egli si svegliò insolitamente e volle controllare l’ora segnata dal suo mega galattico orologio: L’orologio era fermo e le lancette erano tutte ferme sul 4!! (ancora 444). Viene egregiamente descritta la gioia di questo personaggio che finalmente potè vivere la sua particolare esperienza per credere.

Leggevo con crescente interesse le pagine; seguivo la mia dieta e facevo le mie lunghe passeggiate, durante le quali pensavo a quelle straordinarie esperienze “Angeliche”. Mi sorprendevo a desiderare anche per me una tale significativa esperienza! Quella del 4 4 4.=

Marilena ai primi di gennaio, finite le festività, rientrò a Latina ed io mi recai in ospedale per rifare gli accertamenti e per poter controllare se ero nuovamente in grado di donare il sangue. Mi sottoposero ai rituali controlli: la pressione sanguigna risultava abbassata e mi ritennero in grado di donare. Ero contento di sapere che nuovamente, una parte di me, sarebbe stata utile per persone in stato di necessità. Chiesi di far effettuare i vari tipi di analisi che avrei così portate ai medici.

Andai tre giorni dopo in ospedale per ritirare la certificazione; nel consegnarmela un medico volle controllare i vari valori: mi disse che erano nuovamente, quasi tutti nella norma. Piegai contento il documento e mi ripromisi di esaminarlo nei dettagli quando sarei rientrato a casa.

Tranquillizzato, volli leggere il certificato con calma per constatare personalmente la migliorata situazione della mia salute.

Enorme fu la mia impressione quando guardai il certificato! In alto, a sinistra, in grassetto, del tutto isolata campeggia la sequenza: 4 4 4 . Ora anch’io sono convinto di aver vissuto una esperienza del tutto particolare. Penso proprio che gli Angeli ci seguono e ci amano e possono farci vivere situazioni che ci fanno ritenere veramente speciali e privilegiati.

Penso che la seconda telefonata che mi invitava a donare il sangue, con quelle peculiari impressioni che suscitò in me, fu ‘orchestrata’ da un Angelo (a). Un Essere che mi segue e mi ama e vuole ch’io VIVA nella salute fisica e spirituale. Per seguire un mio cammino di ricerca, qui e ora.

Al mio ANGELO(A) un grazie per questo Suo intervento particolarmente benefico e “firmato”

Un grande abbraccio

Umberto

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