Laura Del Torre

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Trieste e Gabriele Salvatores

2020-08-10 13:10:20

Trieste è una città magica: sa entrare nel cuore delle persone e baciare la loro anima. I suoi tramonti, il luccichio del suo mare, l'architettura dei suoi palazzi, i suoi paesaggi naturali, sono gli ingredienti segreti del suo fascino.

La sua scontrosa bellezza

Ciò che mi lega profondamente a Trieste non sono capace di spiegarvelo con chiarezza. So che mi affascina, mi ricolma di gioia e serenità. Cattura la mia mente, ma soprattutto la mia anima. Lo sguardo si perde e i pensieri negativi si dissolvono.

È una sensazione unica quella che provo, senza eguali.

Ho scoperto di recente che non succede solo a me; molte altre persone ne rimangono ammaliate: persone comuni, poeti, scrittori, attori. 

Gabriele Salvatores

Non l'ho conosciuto di persona, ma mi ha colpito una sua intervista su Trieste.

Non voglio riassumerla o interpretarla, perché penso che sia riduttivo e non trasmetta chiaramente il suo pensiero e i suoi sentimenti.

Vi riporto, pari pari, alcune sue riflessioni.

"In trent'anni non mi era mai capitato di girare due film consecutivi nello stesso posto, (...) ne ho girati addirittura tre consecutivi nella stessa città, Trieste. La scintilla è scoccata (...) quando (...) scoprii Trieste e il suo tesoro più nascosto, il Porto Vecchio. (...) una Trieste con lo stesso azzurro tra cielo e mare come in un disegno di Hugo Pratt. E l'Ursus (...) preziosa perla di archeologia industriale (...).

Trieste è una città italiana, ma sembra una Vienna sul mare. È quasi surreale, onirica (...).

Dico sempre che vorrei averci una casa, a Trieste (...). 

Per ora non è successo, ma (...): Trieste è già casa mia".

Bibliografia

Trieste e il cinema, a cura de La Cappella Underground, Fondazione CRTrieste, Il Piccolo. Dicembre 2019.