L' arca di Berkana

Risveglia la tua saggezza innata

L' arca di Berkana

Risveglia la tua saggezza innata

Ascolta le tue emozioni, parlano di te.

2021-04-23 17:13:49

Se emozioni forti ti travolgono e ti sembra di non riuscire a gestirle nel modo giusto, ricorda a te stessa che sei al sicuro, e leggi ciò che ho da dirti.

Lo psicoanalista Sigmund Freud per descrivere la struttura della nostra mente ha usato la metafora di un iceberg. 

  • La parte che emerge dall'acqua è la nostra mente conscia,
  • La parte sommersa, di gran lunga più grande, rappresenta il nostro inconscio, un grande terreno inesplorato dove risiedono tutti i nostri traumi, pensieri e impulsi repressi.


Le emozioni fioriscono da questa terra inesplorata e selvaggia. Emergendo dalle profondità ci mostrano le ferite che custodiamo dentro e che dobbiamo "vedere".  
Spesso accade che, identificandoci con le emozioni, diventiamo un tutt’uno con esse, lasciandoci trasportare in stati d'animo anche scomodi ed infelici. In questi momenti perdiamo il contatto con noi stesse, e viviamo in uno stato che sembra più prossimo al sonno che alla veglia. 

Purtroppo non siamo figlie di una cultura che ha insegnato a conoscere, ad esprimere, a gestire e soprattutto a non reprimere le emozioni, ne paghiamo le conseguenze poiché tutto quel che abbiamo represso emerge come un boomerang, manifestandosi sotto forma di malattia, attacchi di panico, fino all'incapacità di gestire la vita e le relazioni.


Fin da bambini ad esempio ci siamo sentiti dire frasi meccaniche del tipo :

  • "i bambini forti non piangono!",
  • "non fare i capricci",
  • "se continui ad urlare ti do una sculacciata",
  • "fai la bambina per bene!",
  • "Non ne fai mai una giusta!".

Pensiamo inoltre a quante storie di ragazzini innamorati che non potevano vivere il loro amore perché ritenuto sporco. Si potrebbe fare una lista lunghissima di tutti i condizionamenti che si sono radicati nella nostra mente a nostra insaputa.

Dove pensate che vada a finire tutta l'energia che reprimiamo?

Nel nostro inconscio naturalmente.
Questa repressione coatta ha provocato un disequilibrio, viviamo alla mercé delle nostre emozioni e quando emergono ci portano fuori focus facendoci perdere tanta energia vitale.

Se imparassimo 

  • a riconoscere il linguaggio del nostro inconscio, 
  • a non identificarci con le nostre emozioni,
  • a fare pace con loro, 

potremmo davvero semplificarci la vita e rivolgere tutta l’energia all’espressione sana della nostra creatività. 


Le emozioni in gravidanza
 


Le emozioni

  • sono la vita che si esprime attraverso di noi,
  • hanno tutte il diritto di esistere, 
  • ci aiutano a riconoscere il nostro potere e ad affinare l’intuito.

Durante la gravidanza o nel periodo pre-mestruale si parla spessissimo di sbalzi di umore. Le emozioni in queste fasi importantissime dei cicli femminili, sono una benedizione, perché ci iniziano ad un processo molto grande e trasformativo. Gli ormoni attivano e regolano questo processo interiore. 
In un ovulo maturo, la vita e la morte danzano insieme ciclicamente poiché ogni mestruazione è una piccola morte, la gravidanza è la vita che crea. 
Il nostro grembo custodisce il mistero di questa danza. Ogni donna, attraverso le sue emozioni, rivive un viaggio che sprofonda negli abissi del tempo e dello spazio e la fa sentire piccola nell’immensità ed infinita come l’immensità stessa. 
Non sempre però abbiamo una sana relazione con questa nostra ciclicità, poiché  non è semplice entrare in contatto con le nostre ferite, e capita spesso di fuggire dalla sofferenza piuttosto che accoglierla come una maestra.

Quando mi sento giù e mi accorgo che qualcosa in me freme per uscire da quel disagio, penso che l’intero universo è in attesa che sbocci la mia volontà di amarmi e accogliermi, incondizionatamente, con le mie imperfezioni e i miei sbalzi di umore. In questo modo mi sento subito più connessa con il tutto e riesco a stare più a mio agio con quella sensazione spiacevole.


Durante la gravidanza le forze in gioco raddoppiano, poiché due esseri devono gradualmente armonizzarsi, conoscersi, esplorarsi, incarnarsi. È una forza che ci scuote da dentro con la potenza di una supernova, ben vengano lacrime e moti gioia improvvisi!

Come fare nel caso in cui un'emozione molto forte ci travolge?

Sarebbe utile ritagliarsi momenti di solitudine per ascoltare il messaggio che l'emozione ci sta portando da dentro.

Ascoltiamoci con sincerità e rispondiamo a queste domande sul nostro diario

  • Che cosa vuole comunicarmi? 
  • Cos’è che mi trattiene dall’esprimere le mie emozioni?
  • Ho paura del giudizio?
  • Ho paura di mostrare la mia intimità?
  • Quali emozioni sto reprimendo? 


Le risposte arriveranno. Fate molta attenzione ai sogni, il nostro inconscio ci parla spesso attraverso di essi.

In casi in cui un’emozione molto forte ci annebbia la mente è bene impegnarsi si, a stare nell’emozione, senza giudicarla, ma è anche utile non trattenerla e trasmutare la sua forte carica in un’azione costruttiva. 
Ad esempio:

  • un’attività creativa,
  • attività fisica, 
  • una passeggiata in natura, 
  • un urlo al cielo o al fuoco che ha il potere di bruciare tutto ciò che non ci serve più. 

Come le emozioni si relazionano al nostro potere




Spesso accade che quando siamo “nervose” attraiamo a noi situazioni o persone che ci mettono alla prova. 
Accade affinché possiamo "vedere" tutto il "materiale" che ci appartiene per avviare un’opera di trasmutazione e risoluzione da veri alchimisti, che trasformano il piombo in oro. 
In questi casi non è sempre facile mantenere la centratura ma vale la pena impegnarsi e lavorare su di sé per riuscirci. La vita ci ringrazierà.
Vi faccio un esempio di vita quotidiana.

Arrivo in posta e con il numerino in mano sono fuori ad aspettare il mio turno. Da lontano vedo che il mio numero è comparso con un sonoro bip sul cartellone e celermente mi avvio verso lo sportello. Non faccio in tempo ad entrare che un nuovo bip mi mostra che l'impiegata ha già fatto scorrere la lista facendomi perdere il turno. Arrabbiatura veloce con altrettanto rapido ritorno al mio centro di calma, attenta osservazione della reazione avuta.

Se penso: "mi ha fatto arrabbiare", cedo il mio potere a quella signora che di colpe ne ha ben poche. 
Prendendomi le mie responsabilità mi dico: “mi sono arrabbiata”. 
Se mi osservo più in profondità emerge che già la mattina mi sentivo più nervosa del solito.
Che cosa sta succedendo veramente? 

L’emozione è emersa prima dell’accadimento che l’ha scatenata o ne è conseguente?


Tutto nell'universo ( noi siamo l'universo) è in continuo movimento e vibra su più livelli di frequenze. Noi richiamiamo e attiriamo le frequenze che emaniamo.
Il nostro lavoro è quello di accogliere quelle parti di noi, anche scomode, che stanno emergendo, riconoscerle e… amarle.
Questo non significa che non devo agire in caso di ingiustizia, cambia appunto il fatto che, se riesco a gestire la mia emozione, io non re-agisco a ciò che accade ma a-gisco facendo presente con calma la situazione. In questo modo l'emozione è al mio servizio e non viceversa.

In conclusione, il primo passo che dobbiamo compiere è amarci totalmente per ciò che siamo in tutte le nostre sfumature e prenderci la responsabilità di tutte le nostre azioni e re-azioni.


Una nuova visione della vita



La nostra Realtà è la manifestazione del nostro inconscio che vuole essere decodificato, è dunque lo specchio perfetto di ciò che siamo.  Le nostre emozioni sono le porte per accedere alle ferite più profonde e solo noi abbiamo la chiave per oltrepassare questi portali.  

Non siamo vittime di un mondo allo sbaraglio, ne siamo i creatori.
 

Ogni volta che riesci a SENTIRE che un evento esterno è in verità prodotto da te, avviene un'integrazione di quell'elemento, un'espansione della tua coscienza che ha sottratto un altro pezzo di territorio all'inconscio. Integrando un pezzo alla volta, alla fine diverrai cosciente di essere l'Uno, di essere pienamente INTEGRO in te stesso, un vero INDIVIDUO (﹦non diviso). Victoria Ignis da "Io sono il padrone della mia anima" di S. Brizzi



Questa visione della vita capovolge tutte le "credenze" che ci sono state trasmesse da generazione in generazione e ci restituisce la piena responsabilità di tutto ciò che accade in noi e intorno a noi. 
È giunto il tempo di fare pace con il dolore e con la morte, smettere di rifuggirlo in tutti i modi, e accoglierlo come parte indissolubile e necessaria per la nostra vita e la nostra evoluzione.

Le nostre emozioni quando ci travolgono ci comunicano questo messaggio: "non puoi evitare la sofferenza, piuttosto entraci dentro e scoprirai parti di te che mai avresti immaginato". 


Un dono in versi per te e il tuo pancione



L’infinito mistero
Emily Bronte

Improvviso, il buio della casa
il sole rischiarò,
il canto dei canarini rallegrò,
rianimò il salto del gatto,
ravvivò i fiori del giardino
le lacrime si tramutarono in sorriso,
il pianto in gioia
e la tristezza diventò quasi allegria.
oh, Amore, l’infinito.

Com'è la vostra relazione con le emozioni? Le vivete serenamente o vi sentite dominate? 

Se vi è piaciuto l'articolo seguitemi sul canale "L'arca di Berkana" e lasciatemi un vostro commento, una considerazione, un saluto, sarò felicissima di leggervi.

Al servizio 
Paola