IMPARERÒ A VIVERE

Sul mio cuore cammina adagio,
cosi come lenta cresce l'erica
nel pantano della palude.
Sono rimasta chiusa nelle stanze dell'anima
dal dì che si spense la sua voce,
e udivo solo dolore,
tremando sui tristi ricordi.
Forse sarai tu,
che al chiarore di una complice luna,
farai sbocciare ancora un fiore
nelle crepe riarse del cuore mio.
Ma ora attraversa scalzo la mia anima
mentre vaghi tra le mie ombre,
e porta nella tasca un raggio di sole.
Imparerò di nuovo a vivere a pieno vento
e attraversero' con te il deserto del mondo.
Quando sarà notte fonda
e si spegnerà il chiasso della gente,
si addensera' nel cuore
la tenerezza di noi,
come perla di conchiglia schiusa
trascinata dai marosi
sul candido litorale.
Lasceremo scorrere il fiume
verso l'oceano immenso,
affidando al desiderio dell'anima
ogni nostro passo,
e saremo specchi che riflettono
la totalità dell'essenza umana.
Ed il fiume trascinerà con sé
gioie e dolori, e tutto ciò che incontra
prima di riunirsi al mare infinito.
Erano vetri opachi
quelli da cui guardavo la vita,
chiuso era il mio cuore
nello sgabuzzino della solitudine,
senza più giri di lancette,
né nuvole nel vento.
Vegetavo in un pianeta di tormenti
freddo e trasparente più di un ghiaccio,
devastata dalla fine di un amore
che mi rubò dentro
fino all'ultima carezza
per poi spingermi in un abisso
di oscurità, dove persi la luce
della mia già fioca candela.
E non guardavo altrove,
cieca negli occhi dell'anima,
non conoscevo quel luogo
che merita soltanto colui
che non si ferma agli orizzonti
delle apparenze terrene,
ma si avventura oltre i suoi limiti,
e tenta di volare là,
dove la luce dell'aurora
narra delle origini primordiali,
là dove lo specchio non è infranto..
Nel luogo antico dove
l'universo ha scritto per noi,
piccole scintille divine,
la prima pagina
del suo eterno romanzo d'amore.


FRASSATI EMILIANA