Sia nell’antichità che in molte culture ancora oggi, il suono è o è stato un mezzo e un supporto fondamentale per il miglioramento dello stato di salute delle persone e per le pratiche spirituali.
Dall’Egitto antico in cui i sacerdoti usavano la voce per attivare i centri energetici del corpo, all’India con i mantra, al Tibet che oltre alla recitazione di canti utilizzano le campane, le flange e i carillon nelle loro pratiche spirituali, alla Grecia antica con le dissertazioni filosofiche di Platone e Pitagora, a tutte le varie forma di sciamanesimo sia nella zona della Mongolia, che nel nord e sud America o nei deserti Australiani con il canto armonico, il tamburo, i rattle, i sonagli, il dejeridoo, alle tradizioni rurali europeecon strumenti particolari come lo scaccia pensieri e i canti tradizionali, in tutto il mondo ed in ogni epoca la vibrazione sonora ha avuto una importanza rilevante come mezzo di accesso a dimensioni spirituali, collettive, di guarigione e di preghiera per l’essere umano.
D’altronde il suono è tra tutte le forme di vibrazioni la più semplice da sperimentare per l’essere umano, che può addirittura crearla lui stesso con la voce.
È così diventato nei secoli un portale di accesso a tutte le ulteriori possibili forme di vibrazione, che come abbiamo detto, grazie alla percezione possono diventare interscambiabili persino oltre le distinzioni e le leggi fisiche.