Kheoma Rizzo

Founder Junior

Come Purificare una Stanza

2019-05-13 17:56:33

Come Purificare una Stanza

Prima Fase: la Pulizia

Per prima cosa pulire fisicamente da cima a fondo ricordandosi bene degli angoli e dei posti non immediatamente visibili perché è proprio qui che l'energia ristagna.

 Seconda Fase: La Purificazione

Raduniamo tutti gli strumenti che utilizzeremo e purifichiamoli passandoli nel fumo di un incenso o di un fascetto di salvia secca, oppure lasciandoli al sole per qualche ora.


- Con la Luce


La luce è oggi quello che in tutte le culture tradizionali era il fuoco. Apriamo allora tutte le finestre e i balconi e facciamola entrare nel locale, sapendo che le "Forme Pensiero" si producono all'interno di uno spazio e, così come la polvere, si annidano con essa negli angoli delle stanze e attorno ai campi elettromagnetici prodotti dagli apparati elettrici, dalle prese di corrente e dagli interruttori.


- Con le candele


Una candela accesa al centro della stanza, nel suo baricentro, purifica tutto l'ambiente, bruciando le forme pensiero, qualunque esse siano, sia che siano state generate da pensieri positivi, sia che appartengano ai pensieri negativi.

Questa distinzione è importante perché ripetere troppo di frequente i rituali di purificazione può portare a una perdita di energia. 

A meno di conoscere esattamente ciò che si fa, l'uso di candele colorate è sempre da evitare in quanto il colore esprime e manifesta un'energia che gli è propria con il rischio di "cancellare" o consumare energie necessarie o esaltare quelle dannose; infatti, la candela, così come una volta i camini, ha una duplice funzione: da una parte brucia e consuma, dall'altra attrae energie astrali, sottili. 

L'utilizzo del fuoco, come purificatore degli ambienti, è un ottimo rimedio ogni qual volta ci si ritrovi a permanere in una stanza dove si è appena svolta una riunione, oppure dove è necessario accrescere la concentrazione per ideare o rivedere un progetto. 

Le candele vanno spente con le dita umettate.


- Con acqua e fuoco


Oltre alla classica ritualità di usare le candele e gli incensi, esistono tantissimi riti di purificazione che fanno ricorso all'acqua e a questa unita al fuoco. Infatti, l'azione purificatrice del rito con l'acqua unito a quello del fuoco, si potenzia. Quindi potete mettere una candela accesa in un recipiente di vetro parzialmente colmo d'acqua facendo sì che la fiamma si consumi nell'acqua che, successivamente, potete poi tranquillamente utilizzare per innaffiare i fiori e le piante in quanto,  diversamente da quanto è facile supporre, l'acqua che in qualche modo ha raccolto le negatività che la candela ha bruciato, assume un valore energetico utile alla crescita e allo sviluppo delle forme di vita vegetali. L'importante è utilizzare sempre e solo contenitori di vetro e mai di plastica in quanto, quest'ultimo materiale, contiene sostanze capaci di nuocere o annullare il potenziale energetico dell'acqua.


- Con gli odori


Oltre al fuoco e all'acqua è possibile purificare gli spazi attraverso gli aromi o l'incenso. Quest'ultimo è legato agli aspetti del mondo eterico e quindi agisce ha un livello di purificazione diverso da quelli precedenti e cioè a un livello ancora più sottile di energia. Ma oltre agli incensi ci sono tante altre sostanze che possibile bruciare per ottenere effetti particolarmente purificatori così come facevano ad esempio nell'antichità, dove venivano utilizzati tutti i tipi di erbe, la mirra, lo zucchero, le bacche... Noi abbiamo perso moltissimo di queste informazioni ma è possibile recuperarle, ad esempio nel mondo dell' erboristeria, dove ogni erba, olio essenziale o essenza ha delle funzioni e dei collegamenti molto precisi e produce effetti di risonanza molto forti. Anche il sale può essere bruciato ma proprio per effetto del suo alto potere purificatorio e di distruzione delle negatività è meglio utilizzarlo sotto forma di cristallo ad esempio per ripulire, periodicamente, le stanze. Soprattutto prima di un trasloco o di un cambiamento di destinazione del locale e mentre lo stesso è ancora sgombro dei mobili è sufficiente distribuire del sale marino non trattato lungo i perimetri delle stanze e in modo particolare negli angoli e lasciarlo agire il più a lungo possibile, anche qualche giorno, prima di raccoglierlo e successivamente buttarlo avendo cura di fare in modo che si disciolga è mai disfarsene semplicemente buttandolo nella spazzatura. Immergere nel sale cristalli, strumenti particolari o oggetti antichi di cui non si conosce la provenienza è utile ad annullare eventuali carichi negativi dei materiali per ripulirli dall'accumulo delle sostanze che essi hanno lo scopo di raccogliere, come per la Tormalina nera che, posta sopra al computer, ne assorbe il campo elettromagnetico.


- Con i suoni


Qualsiasi sia il rituale scelto per purificare lo spazio esso agisce su particolari lunghezze d'onda e in qualche modo risuona nei confronti degli oggetti e delle persone. Parlare di risonanza equivale a parlare di vibrazioni e quindi a parlare dell'utilizzo del suono per pulire l'ambiente. Le campane, tibetane e non, purché di suono gradevole per la persona che le utilizza, sono ottimi rimedi di pulizia e carica energetica dei locali. È possibile risanare un ambiente, scuotendo lungo i parametri delle stanze una campanella, oppure battendo un tamburello, così come fanno i monaci tibetani oppure i sacerdoti cattolici o quelli pagani. Il suono, come il canto, ha un'azione taumaturgica immensa, tuttavia la musica, la candela accesa, l'incenso o l'acqua non producono, da soli o di per sé, un aumento del valore energetico della casa quanto un'azione voluta quale quella di produrre, con la dovuta concentrazione, suoni scanditi con lo scopo di generare vibrazioni e risonanze particolari.

Terza Fase: l'Invocazione

È importante invocare l'energia nella stanza dopo averla purificata. Dedicate la casa intera ad un unico fine (intenzione generale) e poi le dica te ogni stanza ha uno scopo specifico. Potete farlo pregando, invocando Dio o la Dea, visualizzando l'energia che desiderate mentre scende e inonda la stanza. Consacrato ogni stanza, ogni luogo, ogni angolo della casa.

Quarta Fase: la Conservazione 

Una volta liberata la casa dalle energie stagnanti è invocata nuova energia, occorre conservarla usando dei "custodi" di energia per mantenere i campi energetici invocati.

Ad esempio, si può mettere un cristallo di quarzo purificato in una stanza centrale e dedicarlo a mantenere e irradiare in tutta la casa pace e armonia.

Oppure si possono scrivere le intenzioni generali su un foglio di carta, prendere una pianta da appartamento, e sotterrarlo vicino alle sue radici. 

Si possono anche accendere candele (da scegliere nei colori analoghi alle nostre intenzioni) e dedicarle al mantenimento delle armoniose e gioiose energie che abbiamo richiamato sulla nostra casa.