Cultura Multidisciplinare

Cameriere!? C’e’ una vespa nel mio fico!!!

2020-11-05 16:47:29

Beh, non sarà né la prima né l'ultima volta!

Tempo fa su alcuni giornali online e’ apparsa la notizia secondo cui dentro ogni fico che mangiamo ci sarebbe una vespa, la quale verrebbe ingerita insieme al frutto con annesso eccheschifobastanonlimangiomaipiu’.

Cerchiamo di fare chiarezza e vedrete che la storia che ci sta dietro e’ molto piu’ incredibile che disgustosa.


Prima di tutto il fico non e’ un frutto. So di rovinare le credenze di molti, ma quello che mangiamo e’ in realta' un insieme di piccolissimi frutti (che alcuni a volte chiamano erroneamente semi). Un’infruttescenza per la precisione. In pratica ogni "semino" era prima un singolo fiore che ha dato luogo ad un singolo frutto.


Secondo punto: a differenza dei ricci di mare (!) nel caso dei fichi noi davvero mangiamo solo le femmine, mentre i maschi, non commestibili, sono conosciuti anche come “fichi selvatici”. Quindi dato che i sessi sono separati significa che ci deve essere un modo per portare il polline dal maschio alla femmina, e dato che i fiori sono un tantino poco adatti ai metodi convenzionali (niente api, niente vento, nulla di nulla) ecco che entra in gioco il nostro animaletto speciale.


Si’, si tratta davvero di una vespa, o megliodi un tipo di vespa. In molti ignorano il fatto che il gruppo delle vespe e' enorme, e le specie gialle e nere (sociali e non) a cui pensiamo tutti non sono che una piccolissima frazione. Tra l’altro la dimensione media delle specie incluse nel gruppo delle vespe e’ molto piu’ piccola di quella a cui siamo abituati con le vespe sociali, e la nostra protagonista non fa eccezione. Si chiama Blastophaga psenes, e’ lunga circa due millimetri, e per diverso tempo ha rappresentato un rompicapo per gli studiosi: non c'era modo infatti di riuscire a vedere un maschio.


Ed ecco il perche'.

Una vespa femmina, adulta e gravida, e’ alla ricerca di un luogo dove deporre le uova. Trova cio’ di cui ha bisogno in un fico maschio. Entra dalla parte inferiore attraverso un’apertura piccolissima fatta apposta per lei. E’ talmente stretta che spesso la vespa perde antenne ed ali mentre entra. Non che poi le serviranno ancora comunque.

Da notare che nessun altro animale riesce a fecondare la pianta del fico, cosi’ come nessun’altra pianta e’ idonea a far sviluppare le uova di questa vespa. A questo punto depone un uovo per ogni fiore interno; terminata la propria missione (e intrappolata) muore.

In questi animali la percentuale di maschi e femmine tra i nascituri non e’ equilibrata, i primi rappresentano solo il 10-15% dei figli. Emergono per primi, senza ali. E non se ne farebbero un granche’ in ogni caso.

Fecondano poi le sorelle PRIMA ANCORA che emergano dal loro bozzolo o dalla loro galla (la cella in cui passano da larve ad adulte) e, prima di morire nel buio e nella sollitudine, scavano dei tunnel per agevolare le sorelle quando dovranno emergere. Quando le femmine finalmente nasceranno si faranno strada, gravide e senza aver mai visto i loro fratelli/partner, fuori dal fico maschio per continuare il ciclo.


Va bene direte voi, wow, ma in tutto questo si puo’ sapere cosa ci guadagna il fico?!

Beh, la stessa cosa che ci guadagnano le Blastophaga: fecondazione.


Capita infatti che le femmine alle volte sbaglino ed entrino in un fico femmina, e muoiano al suo interno senza aver deposto alcun uovo. Essendo nate tutte in fiori maschi hanno un carico di polline addosso, che in questo caso arriva a destinazione e feconda i fiori femmina del fico.

Quindi si’, e’ tecnicamente possibile mangiare un fico con dentro una vespa (una Blastophaga per la precisione), ma non e’ probabilmente quello che vi eravate immaginati leggendo il titolo del giornale. Anzi a dirla tutta e’ abbastanza difficile che capiti, primo perche' il fico riesce a digerire la carcassa (per sfruttarne le proteine), e secondo perche’ le piante usate per il commercio non dipendono dalle Blastophaga per riprodursi.


Per aggiungere ancora incredibile all’incredibile, il fico e’ infatti un essere vivente che puo’ “scegliere” se riprodursi sessualmente o asessualmente a seconda delle situazioni